Vaccini contro influenza, Fontana scrive ai pm: difficoltà nel reperirli, i miei dirigenti temono le inchieste
di Luigi Ferrarella
I timori indotti nei funzionari regionali dalle inchieste della Procura di Milano stanno paralizzando la centrale acquisti della mia Regione Lombardia, scrive (tramite il proprio staff legale) il presidente Attilio Fontana ai quattro pm che in estate lo hanno indagato, per l’ipotesi di frode in pubbliche forniture, a valle dell’affidamento senza gara di una fornitura (poi tramutata in donazione) di camici dalla società regionale Aria spa al cognato. Al punto che questi funzionari vorrebbero una sorta di preventivo via libera dei pm per non ostacolarmi nell’acquisto a trattativa privata che ho comunque deciso di promuovere in Svizzera nel tentativo di non farmi scappare 350.000 dosi di vaccino contro l’influenza, pena altrimenti l’impossibilità di «ridurre almeno in parte i disagi chi lamenta difficoltà e ritardi nel reperimento del vaccino».
Quasi a deviare verso altri parafulmini l’eventuale definitivo fallimento della telenovela lombarda dei vaccini, questa è la rappresentazione della situazione che il presidente leghista della Regione ha messo per iscritto, a firma del proprio staff difensore, in una inusuale comunicazione rivolta tre giorni fa al procuratore aggiunto e ai tre pm titolari del fascicolo in cui è indagato. Missiva da essi inoltrata al collega Giordano Baggio che ha il fascicolo senza indagati sulle infelici gare (12 sinora, con sbalzi anche da 5 a 27 euro a dose) da settembre.
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