Vaccini contro influenza, Fontana scrive ai pm: difficoltà nel reperirli, i miei dirigenti temono le inchieste

La Regione, è la voce di Fontana, è di nuovo in emergenza, stavolta per il vaccino contro l’influenza, sulla cui mancanza c’è «ampia polemica. Il presidente Fontana intende informarvi» che c’è un importatore svizzero, Unifarma, che avrebbe ben 350.000 dosi, solo che ha talmente tante richieste che è «concreto il rischio che questi vaccini spariscano dal mercato». E’ stata indetta una gara, «ma è andata deserta, non avendovi partecipato alcun fornitore».

E allora, continua la missiva dello staff difensivo di Fontana, «è urgente e vitale assumere le iniziative più efficaci», sicché «il presidente Fontana intende avvalersi delle prerogative attribuitegli nelle situazioni di emergenza» e, «come soggetto attuatore, acquistare i vaccini a trattativa privata senza gara pubblica».
Ma perché Fontana lo dice alla Procura? Se ritiene di poterlo fare, e se pensa che sia necessario, lo faccia e basta. Ma qui arriva l’irrituale mettere le mani avanti rispetto all’eventualità che ai lombardi, ancora in attesa, il vaccino mancante non arrivi più: Fontana manda infatti a dire ai magistrati che «il timore di intraprendere iniziative o decisioni suscettibili del vaglio di legittimità da parte della magistratura paralizza di fatto l’opera dei funzionari di Aria spa», la centrale acquisti della Regione, «che si rifiutano di acquistare a trattativa privata salvo che il presidente Fontana ottenga l’autorizzazione della Procura». Dietro ci sarebbe la querelle se il vaccino dell’influenza possa o meno essere fatto rientrare nelle procedure anti-Covid che legittimano acquisti a trattativa privata. Ma l’idea di un preventivo nulla osta dei pm resta talmente bizzarra che lo stesso legale ci aggiunge alla fine un punto esclamativo tra parentesi, e aggiunge che sarebbe situazione analoga «al silenzio di Aria spa rispetto all’offerta» di suo cognato di donare ora i rimanenti camici nel frattempo dissequestrati. Ovviamente la difesa del presidente ci tiene a rimarcare che è «lungi» da lui «chiedere, seppure implicitamente, salvacondotti sul suo operato o autorizzazioni che appaiono indebite». Ma «preventivamente intende fare presente» ai pm «che si appresta ad assumersi la responsabilità» di comprare a trattativa privata i vaccini «alle miglior condizioni possibili».

CORRIERE.IT

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