Covid, un mese per far decollare la missione vaccini. Consegne con elicotteri militari
di ALESSANDRO FARRUGGIA
L’hanno chiamata operazione Eos, come la dea greca dell’aurora. Perché sarà grazie ai vaccini che il mondo tornerà a vedere la luce dopo la lunga notte dell’epidemia da Covid 19. Le forze armate hanno accolto la richiesta del commissario straordinario Domenico Arcuri e hanno confermato che – dopo i 35mila uomini e i 2.400 mezzi terrestri impegnati, i 4 covid hospital, gli altrettanti ospedali campali e i 154 drive trough realizzati dall’inizio della seconda ondata – saranno protagoniste anche nella distribuzione e somministrazione dei vaccini.
A coordinare l’operazione sarà il Coi, il Comando operativo interforze. E la base dell’Aeronautica militare di Pratica di Mare, che sorge su 830 ettari, 20 chilometri a sud di Roma, sarà il centro dell’operazione. Un mese di tempo per prepararsi, perché a gennaio, come più volte ricordato, dovrebbe iniziare la distribuzione del vaccino. Le sentinelle controllano il perimetro e le auto dei carabinieri impegnate nella vigilanza esterna già oggi vengono a controllare se qualche curioso si avvicina troppo alla recinzione. Figuriamoci quando arriveranno i sieri. Arcuri ha detto che “i vaccini Pfizer saranno distribuiti direttamente dall’azienda produttrice e conservati nei 300 punti di somministrazione individuati; tutti gli altri saranno convogliati in un grande hub centrale e di qui trasportati in sicurezza”. Questo hub, nel quale andranno gli altri sieri – a partire da quelli di AstraZeneca e Moderna – è Pratica di Mare. ” La Difesa è pronta ad agire a supporto del Sistema sanitario nazionale per le attività di somministrazione del primo vaccino, di tipo freeze, non appena disponibile”, ha annunciato il ministro della Difesa Guerini.
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