Covid, un mese per far decollare la missione vaccini. Consegne con elicotteri militari
Il contributo sarebbe costituito dalla messa a disposizione di un’aliquota del personale sanitario della Difesa impiegata in specifici Presidi vaccinali della Difesa (Pvd) e di nuclei mobili di vaccinazione laddove sopraggiunga la necessità che i sanitari militari operino nelle Rsa o direttamente nei domicili delle persone più in difficoltà. Il ministro della Difesa ha poi chiarito che quando arriveranno i vaccini di tipo cold sarà coinvolto l’hub nazionale, cioè Pratica di Mare. Secondo il piano in elaborazione, i sieri verranno concentrati nella base, in cui sono disponibili 2 shelter di ampie dimensioni e poi inviati con aerei da trasporto o elicotteri della Difesa verso le destinazioni più lontane (nord, sud Italia e isole) mentre le destinazioni del centro Italia più la Campania e il Molise verranno raggiunte via terra da mezzi dell’esercito che le porteranno dirattemente a destinazione. Al nord, sud Italia e sulle isole una volta giunte via aerea negli hub regionali veranno affidate a mezzi delle forze armate che consegnerano le partite di vaccini ai centri sul territorio.
La Difesa ha dato la sua disponibile al primo stoccaggio del vaccino freeze della Pfizer, ma al momento pare che la multinazionale abbia deciso di fare da sola, distribuendo direttamente ai 300 ospedali che effettueranno la vaccinazione, e abbia chiesto solo una scorta, che potrebbe essere affidata ai carabinieri.
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