l professore a L’aria che tira su La7: «Siamo in una situazione grave stabile, ci attende un inverno preoccupante» – Ansa /CorriereTv
“Siamo in una situazione grave stabile, ci attende un
inverno preoccupante”. Così il professor Andrea Crisanti a “L’aria che
tira”. “Il calo dei positivi di ieri è legato al numero dei tamponi, se
avessimo fatto il consueto numero, avremmo avuto 28mila nuovi casi. In
Lombardia, che è stata zona rossa, la situazione è in miglioramento. In
Veneto, zona gialla, i casi aumentano – continua Crisanti – si tratta di
una sorta di paradosso. Una regione preparata dal punto di vista
sanitario, viene classificata zona gialla e adotta misure più blande,
consentendo una maggiore circolazione del virus. Alla fine di questa
esperienza, gli indicatori di queste zone andrebbero ripensati. Dovremmo
scegliere il nostro obiettivo: se mantenere l’attività economica o
tutelare la salute. Bisogna trovare il giusto compromesso”. Il quadro
delineato dal virologo non è certo dei migliori: “Alla fine della
prossima settimana saremo il paese con più morti in Europa, non è una
cosa di cui essere orgogliosi. Il Natale? Va sfruttato per ridurre i
contagi. Le scuole saranno chiuse e le fabbriche quasi ferme, dobbiamo
ridurre al minimo i contatti inutili”. Poi la chiosa finale: “La terza
ondata? Ormai è una certezza in questa situazione, non c’è bisogno di
previsioni”.
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This entry was posted on martedì, Dicembre 8th, 2020 at 17:22 and is filed under Salute. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and leave a response. Pinging is currently not allowed.