Il discorso di Angela Merkel sul Natale: «Se il prezzo da pagare sono 590 morti al giorno, è inaccettabile»
«Lei rinchiude le persone e distrugge interi settori dell’economia», ha detto la capogruppo di AfD, Alice Weidel. Più sobrio il leader liberale Christian Lindner, che ha accusato la Grosse Koalition di annunci contradditori e continui cambi di linea, che rendono le regole imprevedibili e difficili da seguire. Secondo Lindner, i divieti agli incontri privati sono «puramente simbolici, privi di conseguenza e limitativi delle libertà personali».
La replica di Merkel ha colto tutti di sorpresa, soprattutto per la passione del suo discorso. «Io credo alla forza dell’Illuminismo – ha detto la cancelliera rispondendo al negazionismo strisciante di AfD – che l’Europa deve ringraziare perché ci ha insegnato che esistono verità scientifiche, che sono reali e alle quali dobbiamo attenerci». E ancora: «Ho studiato fisica nella Ddr perché ero sicura che si possono invalidare molte cose, ma non la forza di gravità, la velocità della luce o altri fatti inconfutabili».
Merkel si è poi rivolta direttamente ai cittadini riferendosi al Natale, festa tedesca per definizione: «So quanto è duro, quanto amore ci sia quando aprono mercatini di Natale. Mi dispiace, mi fa veramente male al cuore. Ma se il prezzo che dobbiamo pagare sono 590 morti in un giorno questo per me è inaccettabile e dobbiamo agire. E se la scienza ci dice di ridurre i contatti per una settimana durante il Natale, allora dobbiamo riflettere e forse decidere di cominciare le ferie prima, già il 16 dicembre. Io so solo che se prima di Natale avessimo troppi contatti e poi finisce che questo sarà stato l’ultimo Natale con i nostri nonni, avremmo sbagliato qualcosa».
Per la cancelliera, che ha riconosciuto il forte stress al quale sono sottoposte le famiglie tedesche, «nella lotta al Coronavirus la cosa più importante per avere successo è il comportamento responsabile di ogni singolo individuo e la disponibilità a collaborare».
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