Spostamenti tra Comuni, quarantena fino al 15 gennaio, chiusura centri commerciali: le Faq sul Dpcm di Natale

di Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini

Spostamenti tra Comuni, quarantena fino al 15 gennaio, chiusura centri commerciali: le Faq sul Dpcm di Natale

Dal 9 dicembre 2020 al 15 gennaio 2021: sono queste le date che segnano il percorso dei divieti imposti dal Dpcm entrato in vigore il 4 dicembre 2020.

Ecco le regole giorno per giorno e le Faq del governo che chiariscono tutti i dubbi.

Il testo del Dpcm
di Natale

9 dicembre: chi torna da Belgio, Francia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Romania, Spagna, Regno Unito dovrà sottoporsi al tampone nelle 48 ore precedenti l’arrivo in Italia.
• Chi torna da Australia, Giappone, Nuova Zelanda, Corea del Sud, Ruanda, Singapore, Thailandia, Uruguay deve rimanere in quarantena.

10 dicembre
: chi torna da Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Regno Unito, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco deve sottoporsi a tampone

21 dicembre: chi torna da Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Regno Unito, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco, Australia, Giappone, Nuova Zelanda, Corea del Sud, Ruanda, Singapore, Thailandia, Uruguay dovrà stare in quarantena.
• Il Viminale ha specificato che «dovranno sottoporsi all’obbligo anche coloro che siano usciti dal territorio nazionale anche prima del 21 dicembre 2020 e vi facciano rientro dopo il 6 gennaio 2021».
• Dovranno stare in quarantena anche i turisti stranieri che arrivano in Italia.

21 dicembre: entra in vigore il divieto di spostamento tra Regioni, anche se in fascia gialla.
• Si può uscire dal confine regionale soltanto per «comprovate esigenze», legate a motivi di lavoro, urgenza e salute.
• Si può andare da un parente o da un amico se non è autosufficiente.
• Entra in vigore il divieto di trasferirsi nelle seconde case fuori Regione, anche se in fascia gialla. Si può andare soltanto «per motivi urgenti quali crolli, rottura di impianti idraulici o del gas, effrazione dei ladri, ma con l’autocertificazione e restare sul luogo solo per il tempo utile a ultimare l’intervento».

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