Spostamenti tra Comuni: sì a Natale e Capodanno (ma si valuta il limite provinciale)
di Fiorenza Sarzanini
Alla fine il governo decide di tornare indietro sulla norma più contestata: il divieto di spostamento tra i Comuni il giorno di Natale. Ma sui dettagli la partita è ancora aperta. Soprattutto «per evitare che la dega possa trasformarsi in un via libera generalizzato»,come sottolineano i ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza che insistono sulla necessità di «non sprecare quanto fatto finora, non rischiare che le prossime settimane ci riportino a quanto accaduto durante l’estate con l’impennata di contagi da Covid 19». Mentre sindaci e governatori firmano ordinanze restrittive, si valutano varie ipotesi per consentire alle famiglie di trascorrere insieme i giorni di festa.
La mozione
La presidente del Senato Elisabetta Casellati ha convocato per lunedì prossimo la conferenza dei capigruppo per far discutere in aula il 16 dicembre la mozione del centrodestra che prevede proprio l’abolizione della norma. Le divisioni all’interno dell’esecutivo, le pressioni dell’opposizione e di numerosi sindaci e governatori tra cui Attilio Fontana, Giovanni Toti e Alberto Cirio, hanno convinto il presidente del Consiglio a revocare il divieto e per questo si è deciso di presentare al Parlamento un provvedimento di modifica al decreto già in discussione che regola gli spostamenti fino al 15 gennaio 2021. Gli uffici legislativi di palazzo Chigi e dei vari ministeri sono al lavoro per individuare la strada più veloce, ma che non si presti a «diventare contenitore per altre misure di allentamento».
Dentro la Regione
Il decreto entrato in vigore il 4 dicembre prevede il divieto di spostamento il 25 e il 26 dicembre e il 1° gennaio 2021. Per chi si è mosso prima di queste date è però sempre previsto il ritorno presso la propria residenza, il domicilio o l’abitazione. La richiesta, formalizzata negli ultimi giorni anche dal presidente dell’Unione delle province era che ci fosse «almeno una deroga all’interno del territorio provinciale». Quando arriverà la modifica rimarrà comunque in vigore il divieto di spostarsi tra le Regioni, anche se si trovano in fascia gialla. E dunque bisognerà rimanere all’interno della propria.
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