Governo, Renzi: «Conte chieda scusa o sarà crisi». Bonafede: «Minaccia irresponsabile»
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha definito «storico» l’accordo raggiunto nel Consiglio europeo terminato ieri sul Recovery Fund, che garantirà all’Italia la possibilità di spendere oltre 200 miliardi di euro per la ripresa dopo la crisi causata dalla pandemia. «È un Consiglio Ue che si può definire storico, un altro passo avanti per rendere concreto il programma di risorse» del Recovery Fund, ha detto. «Il Recovery Fund è la sfida più complessa dal punto di vista sociale ed economico. Abbiamo raggiunto questo risultato senza rinunciare a nessuno dei nostri principi, abbiamo ribadito il principio dello stato di diritto».
Il premier: «Per andare avanti serve coesione»
Le tensioni interne alla maggioranza — legate alla struttura che dovrà decidere come allocare le risorse garantite dal piano europeo — sono però sempre più alte. Il premier lo dice chiaramente: «Per andare avanti serve la massima coesione, fiducia reciproca e massima determinazione. Abbiamo davanti sfide troppo complesse che non si possono affrontare se non c’è da parte di tutte le componenti piena convinzione, determinazione e convergenza verso un medesimo obiettivo che non può che essere il bene dell’Italia». Conte, rispondendo a una domanda sulla eventualità di una crisi di governo (ed elezioni anticipate), riconosce l’esistenza di «istanze molto critiche che sono state in modo molto sonoro rappresentate». Conte non intende sfuggire al confronto e assicura che avverrà «nelle prossime ore e nei prossimi giorni con le singole forze politiche di maggioranza e poi collegialmente», annunciando quella che potrebbe anche essere definita una sorta di «verifica» di governo. «Serve trasparenza:il Paese merita risposte e chiarezza di posizioni da parte di tutti». Il premier ha aggiunto di aver ricevuto un messaggio da parte del leader della Lega, Matteo Salvini, che chiedeva un confronto. «Gli ho risposto che il tavolo di confronto resta sempre aperto» e che «ci confronteremo anche con la Lega e le altre forze di opposizione che lo vorranno».
Renzi: «Conte chieda scusa o ci sono i numeri per nuovo esecutivo»
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