“Il vaccino ci permetterà di tornare alla vita normale fra 9-12 mesi”
Quanti italiani si dovranno vaccinare per arrivare all’immunità di gregge?
“Secondo alcuni calcoli dovrà essere vaccinato almeno il 60% della popolazione suscettibile per ottenere l’immunità di gregge. Il valore percentuale da raggiungere per ottenere l’immunità di gregge è differente in base alle caratteristiche dell’infezione che si vuole prevenire”.
Recentemente diversi sondaggi hanno fatto emergere scetticismo tra gli italiani riguardo ai vaccini: è preoccupato da simili tendenze?
“Non molto, chi non si vorrà vaccinare sarà a rischio di infettarsi e anche di morire con questa nuova malattia che grazie al vaccino può essere prevenuta. Sono fiducioso che un numero sufficiente di persone vorrà vaccinarsi. Inoltre alle persone vaccinate potrebbe essere dato una sorta di patentino per entrare allo stadio, al teatro o al cinema e altro ancora”.
Se tutti i piani di vaccinazione dovessero andare a buon fine, secondo lei quando si potrà tornare ad avere una vita normale?
“Verosimilmente ci vorranno 9-12 mesi”.
Superata l’emergenza Covid-19, ritiene si dovrà lavorare anche per dei vaccini “pan – coronavirus”?
“Non credo che sia utile pensare di sviluppare un vaccino “pan – coronavirus” gli altri coronavirus che circolano nella popolazione umana provocano generalmente infezioni banali a carico delle prime vie aeree. Pensare di sviluppare un vaccino per un quarto nuovo coronavirus (dopo SARS, MERS e COVID) non lo trovo utile. Trovo molto utile invece un approccio di base che permette si sviluppare rapidamente vaccini nei confronti di qualsiasi virus. Da ricordare comunque che a prescinder dei tempi di messa a punto del vaccino sono necessariamente utili le fasi di sperimentazione clinica sull’uomo per quali occorrono diversi mesi”.
Dopo la Sars del 2002-2003 e la Mers del 2012, come mai le ricerche su vaccini contro i coronavirus non sono andate avanti?
“In realtà la ricerca sui vaccini ha fatto passi da gigante e le tecniche basate sull’utilizzo di mRNA di fatto permettono l’allestimento di vaccini in pochissimo tempo, fermo restando poi quei mesi necessari per le diverse fasi di sperimentazione clinica nell’uomo”.
In generale, quale sarà l’evoluzione dell’attuale epidemia nei prossimi mesi al netto delle vaccinazioni?
“Tutto dipenderà dai nostri comportamenti. Se indosseremo le mascherine e adotteremo il distanziamento sociale fino a quando almeno il 60% della popolazione non sarà vaccinato la curva epidemica scenderà di tanto”.
INSIDEOVER
IL GIORNALE
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