Frenata vaccini, l’Italia è in ritardo. Stop Sanofi: perse 40 milioni di dosi

di Mauro Evangelisti

Nel calendario del piano per il vaccino anti Covid dell’Italia ci sono almeno due caselle da correggere. In totale, erano previste 202 milioni di dosi nel 2021, come quota del maxi acquisto da parte dell’Unione Europea opzionato con sei differenti gruppi. Da Sanofi-Gsk dovevano arrivare a partire da giugno 2021 40,2 milioni di dosi, il quantitativo più massiccio insieme a quello di AstraZeneca. Bene, ieri la doccia fredda: le due compagnie hanno preannunciato un ritardo nel loro programma per il vaccino Covid-19 a base di proteine ricombinanti per migliorare la risposta immunitaria negli anziani. «I risultati intermedi dello studio di fase 1/2 – si legge in una nota – hanno mostrato una risposta immunitaria paragonabile a quella dei pazienti guariti dal Covid-19 negli adulti di età compresa tra 18 e 49 anni, ma una bassa risposta immunitaria negli anziani probabilmente a causa di una concentrazione insufficiente dell’antigene». Dunque, si va a uno studio di fase 2b con una formulazione dell’antigene migliorata, che inizierà a febbraio. Il nuovo prodotto sarà disponibile, se tutto andrà bene, solo a fine 2021. APPROFONDIMENTI

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