Coronavirus in Italia, il bollettino di oggi 12 dicembre: 19.903 nuovi casi e 649 morti
In Italia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, almeno 1.825.775 persone (compresi guariti e morti) hanno contratto il virus Sars-CoV-2: i nuovi casi sono 19.903*, +1,1% rispetto al giorno prima (ieri erano +18.727), mentre i decessi odierni sono 649, +1% (ieri erano +761), per un totale di 64.036 vittime da febbraio. Le persone guarite o dimesse sono 1.076.891 complessivamente: 24.728 quelle uscite oggi dall’incubo Covid, +2,3% (ieri erano +24.169). E gli attuali positivi — i soggetti che adesso hanno il virus — risultano essere in totale 684.848, pari a -5.475 rispetto a ieri, -0,8% (ieri erano -6.204). La flessione degli attuali positivi — con il segno meno davanti — dipende dal fatto che i guariti, sommati ai decessi, sono in numero maggiore rispetto ai nuovi casi.
I tamponi sono stati 196.439, ovvero 6.023 in più rispetto a ieri quando erano stati 190.416. Mentre il tasso di positività è del 10,1% (l’approssimazione di 10,131%): vuol dire che su 100 tamponi eseguiti più di 10 sono risultati positivi; ieri era del 9,9%. Questa percentuale dà l’idea dell’andamento dei contagi, indipendentemente dal numero di test effettuati. Qui la mappa del contagio in Italia.
Più contagi in 24 ore rispetto a ieri: ma sono sotto quota 20 mila per il settimo giorno consecutivo, con un rapporto di casi su tamponi che sale di poco dal 9,8% al 10,1% (e si stabilizza intorno al 10%). Nonostante l’indice Rt sia sceso a 0,82 e ci troviamo «in una fase di decrescita lenta», l’incidenza dei casi rimane alta, pari a 193 per 100 mila abitanti (calcolata in una settimana fino al 9 dicembre), come spiega il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro. «L’incidenza è un numero ancora lontano, ribadisco lontano, dalla nostra possibilità di tracciare puntualmente tutti i nuovi casi», sottolinea Brusaferro. Da notare che durante tutta la settimana si sono fatte meno analisi: i test giornalieri non hanno mai raggiunto la soglia di 200 mila, complice anche il festivo dell’Immacolata, e non aumentano nel weekend.
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