Vaccino Covid, vertice governo-regioni. Speranza: “Si parte a gennaio”. Prima tranche per 1,8 milioni di persone. Locatelli: “Entro l’estate a tutti gli italiani”
“Sono preoccupato per le due settimane delle feste natalizie. Se passa il messaggio liberi tutti si ripiomba in una fase pericolosa a gennaio e febbraio, quando saremo in piena campagna vaccinale”. Il numero dei decessi è ancora molto preoccupante. Secondo Brusaferro “sarà l’ultimo indicatore a calare”. Il presidente dell’Istituto superiore di sanità si è unito alle raccomandazioni di Speranza: “L’elevata incidenza dell’epidemia e il forte impatto sui servizi sanitari richiedono di essere molto cauti ed evitare di ridurre in maniera significativa le misure di mitigazione, comprese quelle sulla mobilità”. Brusaferro ha fatto appello alla responsabilità degli individui, mettendo in guardia: “Gli incontri fra molte persone sono sempre un problema, anche se si tratta di congiunti. I pranzi con decine di persone per Natale non sono da programmare. Ricordiamoci che i contatti senza mascherina e distanziamento aumentano la probabilità che il virus continui a diffondersi. Serve grande cautela, muoversi poco, stare molto attenti quando incontriamo qualcuno al di fuori del nostro ristretto nucleo. È importante che siano festività vissute con molta prudenza. È un Natale Covid, dovrà essere diverso dal solito”.
Festività e contagi, 10 regole per un pranzo di Natale in sicurezza: i consigli dell’esperto
Sulla linea della cautela anche il ministro Boccia, come aveva anticipato prima dell’incontro con le regioni. “Ci sono 5 regioni a rischio alto, il giallo ora è il colore prevalente ma è il risultato di tanti sacrifici e impone ancora attenzione. Se a dicembre i comportamenti non saranno rigorosi il rischio di una terza ondata è abbastanza certo. Il passaggio al giallo non è un rompete le righe”. A proposito degli spostamenti fra Comuni: “Speranza e io siamo contrarissimi, ma le Camere sono sovrane. Chi vota per allentare i vincoli ne risponderà agli italiani. Dovrà metterci la faccia, di fronte a migliaia di famiglie che soffrono”.
Coronavirus, Brusaferro (Iss): “Durante le feste natalizie meno siamo, meglio è”
Il periodo delle feste sarà decisivo per la prossima fase dell’epidemia anche secondo Brusaferro. “Il nostro obiettivo è ridurre quanto più rapidamente possibile il numero di nuovi casi, soprattutto guardando in prospettiva all’inizio del nuovo anno. Nelle prossime feste dobbiamo fare tutti gli sforzi in modo che, quando riprenderemo le attività, potremo avere un numero di nuovi casi significativamente più basso di quello attuale, ancora troppo elevato”. L’Rt in calo è di buon auspicio, ha aggiunto, “ma deve essere rapidamente accompagnato da una decrescita dei nuovi casi”. Anche perché “come si allentano le regole, la ripresa di comportamenti a rischio determina una ripresa dell’epidemia. Dobbiamo essere sempre molto cauti”.
A proposito del rapporto dell’Oms che criticava l’impreparazione
dell’Italia all’arrivo della pandemia, a marzo – pubblicato poi subito ritirato
dal sito – su cui indagano i pm di Bergamo, Brusaferro ha commentato:
“L’istituto è venuto a conoscenza del rapporto il giorno in cui è stato
pubblicato. Non ha espresso giudizi di nessun tipo. Abbiamo accolto con
una certa sorpresa il fatto che fosse pubblicato senza che ne sapessimo
nulla”.
Vaccino, il pasticcio di Sanofi. E per l’Italia saltano quaranta milioni di dosi
Sono 1.874.323 le persone da sottoporre al vaccino anti Covid nella prima fase che scatterà a gennaio. Il dato è indicato in una tabella del Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri contenente i numeri indicati da tutte le Regioni e riguardanti le categorie che prioritariamente dovranno essere vaccinate, vale a dire gli operatori sanitari e sociosanitari e il personale e gli ospiti delle Rsa. Stando ai numeri, una persona da vaccinare su tre si trova in due sole regioni, Lazio e Lombardia. Nella prima le persone da sottoporre al vaccino sono 356.824, nella seconda 308.494.
REP.IT
Pages: 1 2