Giorgia Meloni: «Salvini mi ha stupita. Vuole le elezioni insieme a noi o tornare col M5S?»
Salvini sostiene però che, con la pandemia, votare è impossibile ora, e magari cerca una nuova centralità per il centrodestra.
«Ma non è impossibile votare. Questa è da sempre la tesi della
sinistra, che ha il terrore di perdere. Ma è una tesi strumentale che
noi non abbiamo mai avvalorato. Impossibile è continuare con un governo
che si divide e tutto e litiga per le poltrone mentre il Paese rischia
tra pochi mesi la chiusura di aziende, milioni di cittadini disoccupati,
il tutto in piena pandemia».
Ma lei davvero crede al voto?
«Io credo che sarebbe molto meglio votare e avere poi un governo coeso
con un progetto preciso che rimanere in questa situazione. Siamo l’unico
Paese al mondo che ritiene un dramma votare, come se poi tra un governo
dimissionario e uno nuovo ci fosse un vuoto di potere a palazzo Chigi.
Scusi ma il Covid non c’era negli Usa? Mi pare abbiano votato comunque».
È possibile che
Salvini si voglia porre come leader di tutta la coalizione mediando tra
la posizione intransigente di FdI e quella super dialogante di
Berlusconi?
«Non lo credo perché, se così fosse, sarebbe
davvero tatticismo esasperato. Leadership non è tattica, ma visione
politica, coerenza, chiarezza, non posizioni altalenanti. Quello che ha
portato FdI a crescere, come la stessa Lega quando ha interpretato una
linea decisa, e Matteo lo sa bene. Dividendosi non si rafforza nessuno,
né la coalizione né il leader del partito maggiore della coalizione».
L’iniziativa di
allargare il centrodestra anche ai piccoli, presa da Salvini, e
l’ipotesi che d’ora in poi si decida «a maggioranza» almeno la apprezza?
«Certamente è un fatto positivo, ma ribadisco, non mi è piaciuto che
alcuni di loro pur dopo l’intesa non abbiano votato la nostra mozione
unitaria sul Mes. Il tavolo è una buona cosa ma bisogna dimostrare di
voler stare assieme nei fatti. Poi sul voto a maggioranza non so cosa si
intenda, ma è chiaro che non tutti hanno lo stesso peso…».
Qualcuno fra gli osservatori pensa che Salvini abbia deciso la nuova linea per tornare leader dominante nella coalizione e mettere lei a margine.
«Guardi, io so che ogni volta che faccio un’iniziativa politica o una dichiarazione non esattamente in linea con quella di Matteo mi viene detto che è “una battaglia per la leadership”: siccome l’accusa di chi vuole mettere pepe tra noi mi fa sorridere, non mi interessa. Mi interessa invece capire se davvero Salvini considera possibile in questa legislatura tornare con i Cinque Stelle o fare un governo con il Pd o se come me ha un unico orizzonte possibile: andare al voto con il centrodestra. Questa è l’unica cosa che importa e sulla quale conto che spazzeremo via gli equivoci».
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