Tredicesime mini, l’effetto Covid: tagli fino all’80%
di CLAUDIA MARIN
Il Coronavirus falcidia anche le tredicesime. I lavoratori che hanno percepito la Cassa integrazione Covid in questi mesi rischiano di vedersi tagliata la mensilità straordinaria di dicembre fino all’80 per cento. A lanciare l’allarme sono stati gli economisti di Unimpresa. Ma qualche settimana fa anche dalla Cgia di Mestre era arrivato un allarme analogo: chi è finito in cassa integrazione a zero ore non ha potuto maturare il rateo mensile destinato alla tredicesima, con il rischio di perdere circa 100 euro per ogni mese di indennità ricevuta. Mentre, secondo un’indagine Coldiretti-Ixé, quattro italiani su dieci (40%) che riceveranno la tredicesima hanno programmato quest’anno di destinarla prioritariamente al risparmio, con una netta inversione di tendenza rispetto al passato quanto a prevalere nettamente erano i regali.
Proprio il capitolo ammortizzatori, relativo però agli autonomi, è al centro di una delle proposte più gettonate di governo, maggioranza e opposizione alla legge di Bilancio. La riforma degli ammortizzatori sociali, infatti, potrebbe passare, almeno in parte, per la manovra. E così l’idea di estenderli anche agli autonomi, i più colpiti dalla crisi Covid, nata dal ministero del Lavoro e dalla commissione di esperti istituita quest’estate da Nunzia Catalfo, potrebbe concretizzarsi in un emendamento ad hoc. Il governo sta anche valutando, secondo il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, di concedere agli stessi lavoratori professionisti o in partita Iva “un anno bianco”, senza il pagamento dei contributi per chi ha registrato un calo del fatturato di almeno un terzo. “Siamo orientati favorevolmente all’introduzione di un ammortizzatore sociale per gli autonomi della gestione separata Inps”, ha annunciato il viceministro dell’Economia, Antonio Misiani. “Ci sono proposte da parte di maggioranza e opposizione, ci stiamo lavorando per rendere possibile l’approvazione”, ha sottolineato.
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