Italia zona rossa a Natale (dal 24 dicembre al 6 gennaio): il parere degli scienziati è un caso
Le ipotesi
La zona rossa nelle due settimane centrali è la richiesta dell’asse rigorista. Conte invece si muove, per quanto a zig zag, lungo la linea morbida tracciata anche da Italia viva e da parte del M5S: al massimo, una fascia arancione nazionale. Altra ipotesi, far scattare la chiusura di negozi e ristoranti nei festivi e prefestivi: 24-27 dicembre, 31 dicembre-3 gennaio ed Epifania. Nove giorni di zona rossa per scongiurare aperitivi, cenoni e veglioni. Ultima (complicata) ipotesi, colorare di arancione i giorni prefestivi e di rosso i festivi. Per il Viminale la soluzione più sicura è chiudere tutto. «Se teniamo aperto, i controlli sono più difficili e i rischi più grandi», è la linea della ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese.
Il verbale
Gli scienziati si dicono molto preoccupati e avvertono che il periodo natalizio presenta «rischi specifici relativi alla mobilità e alla aggregazione nei contesti familiari e sociali», chiedono «grande prudenza» e suggeriscono di potenziare molto i controlli. Verbale approvato all’unanimità, anche se i tre direttori generali della Salute (Rezza, Urbani e Iachino) si erano rifiutati di firmare perché il Cts non fa cenno a zone rosse o arancioni: «Quattro componenti hanno ritenuto che la formulazione conclusiva non fosse aderente alle proprie posizioni». Il coordinatore Agostino Miozzo prova a ricomporre la spaccatura: «Riunione difficile, alla fine abbiamo raggiunto un punto d’incontro».
Le mozioni
Oggi tocca al Parlamento. Il capogruppo del Pd Andrea Marcucci chiede alla maggioranza di sostenere la mozione che consente la mobilità tra piccoli Comuni e Italia Viva si batte perché le decisioni siano prese «solo sulla base di dati scientifici certi» .
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