Lockdown a Natale, lite nel Cts. “Tocca al governo decidere”
Questa mattinata dunque, l’atteso confronto tra governo e Regioni per mettere ‘a terra’ le misure prima che scatti un’Italia tutta tinta di giallo partirà, di fatto, da un foglio con dentro solo tre punti, tutti da ‘riempire’. Ovvero, potenziamento dei meccanismi di controllo per garantire le norme in vigore con il coinvolgimento “massivo” delle forze dell’ordine. Quindi, si dovrà evitare l’aggregazione incontrollata delle persone, sia nei luoghi aperti al pubblico che a domicilio. Infine, si suggerisce che la zona gialla (nella quale saranno praticamente tutte le regioni da sabato 20), non sarebbe sufficiente.
Si vuole, dunque, un nuovo lockdown in tutta Italia tra Natale e Capodanno? Nessuno lo dice esplicitamente e il Cts non ‘indica’, rinviando tutto sul tavolo del governo. Ieri, nell’orbita dell’esecutivo si parlava di istituire una sorta di zona ‘arancione’ rafforzata, ovvero chiudere i bar e i ristoranti e per alcuni giorni festivi ‘serrare’ anche i negozi, ma “non è facile – osservava un ministro – dire agli italiani che a Natale non devono neanche salutare i parenti e tapparsi in casa”. In serata è lo stesso Conte E in serata è lo stesso premier ad annunciare il “piano per le festività natalizie” con un “ritocchino” che porterà a “qualche misura ulteriore”.
A pungolare il governo su un terreno fin troppo viscido ovviamente Renzi, che continua a sollecitare il governo a decidere in modo chiaro: “Bisogna avere una posizione e mantenerla, non cambiarla ogni tre giorni dicendo ‘Chiusura!’, poi ‘No, ci si potrà muovere fra comuni!’ ed infine ’No, zona rossa in tutta Italia!’”. Italia Viva ha deciso di passare all’azione presentando in Senato una sua mozione, in vista del dibattito (con successivo voto) che si svolgerà oggi. I renziani impegnano il governo a valutare eventuali nuove misure restrittive, o l’allentamento delle misure già previste per il periodo natalizio e, in particolare, per i ‘superfestivi’, solo sulla base di dati scientifici certi. Una ‘trappola’ per Conte, dopo che il Cts, come si diceva, si è spaccato.
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