Crisi ormai irreversibile. Un governo per uscire dal pantano
Non è facile. Potranno provarci i Cinquestelle che dopo aver perso da tempo la faccia non vogliono rinunciare alla poltrona, potranno provarci i dem che per aspirazioni varie (chi al Quirinale, chi a un ministero) vogliono mantenere lo statu quo, sarà difficile che ci possa riuscire Renzi. Il senatore fiorentino sa di aver alzato molto il tiro, e che stavolta non potrà finire a tarallucci e vino. La road map renziana dei prossimi giorni non è ancora chiara, ma gli obiettivi sì: uscire dal pantano. Per come si sono messe le cose, al di là delle prese di posizione di Renzi, c’è da augurarselo. E che tutto finisca in un governo di unità nazionale, in un governo Draghi, in un altro governo giallorosso con o senza Conte alla fin fine poco importa. L’essenziale è un esecutivo che riscopra un minimo di intenti comuni, veri e non formali, e si dia da fare per il bene del Paese, senza star lì solo perché c’è l’emergenza. Il Conte-Casalino, lo sappiamo tutti, è ormai questo. E non basta più.
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