Coronavirus in Italia, il bollettino di oggi 16 dicembre: 17.572 nuovi casi e 680 morti

di Paola Caruso

Coronavirus in Italia, il bollettino di oggi 16 dicembre: 17.572 nuovi casi e 680 morti

In Italia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, almeno 1.888.144 persone (compresi guariti e morti) hanno contratto il virus Sars-CoV-2: i nuovi casi sono 17.572*, +0,9% rispetto al giorno prima (ieri erano +14.844), mentre i decessi odierni sono 680, +1% (ieri erano +846), per un totale di 66.537 vittime da febbraio. Le persone guarite o dimesse sono 1.175.901 complessivamente: 34.495 quelle uscite oggi dall’incubo Covid, +3% (ieri erano +25.789). E gli attuali positivi — i soggetti che adesso hanno il virus — risultano essere in totale 645.706, pari a -17.607 rispetto a ieri, -2,6% (ieri erano -11.796). La flessione degli attuali positivi di oggi — con il segno meno davanti — dipende dal fatto che i guariti, sommati ai decessi, sono in numero maggiore rispetto ai nuovi casi.

I tamponi sono stati 199.489, ovvero 36.609 in più rispetto a ieri quando erano stati 162.880. Mentre il tasso di positività è dell’ 8,8% (l’approssimazione di 8,808%): vuol dire che su 100 tamponi eseguiti meno di 9 sono risultati positivi; ieri era del 9,1%. Questa percentuale dà l’idea dell’andamento dei contagi, indipendentemente dal numero di test effettuati. Qui la mappa del contagio in Italia.

Più contagi in 24 ore rispetto a ieri, a fronte di più tamponi. Un buon segnale arriva dal rapporto di casi su tamponi (il tasso di positività) che si stabilizza intorno al 9%, scendendo all’8,8%, addirittura sotto il 9 per la prima volta dopo diverse settimane (ricordiamo che il 16 novembre questa percentuale era del 17,9%, la più alta dell’autunno). Per vedere un tasso così basso bisogna andare indietro alla fine di ottobre, per esempio il 21 ottobre era 8,5%. Ora, è da evitare una recrudescenza dell’epidemia durante le feste e per questo motivo il governo sta pensando a un «ritocco delle misure» per Natale, con Luca Zaia, presidente del Veneto (la regione più colpita dal 5 dicembre), che chiede la zona rossa fino a gennaio. La situazione è simile a quella di altri Paesi europei. «Nonostante alcuni fragili progressi, la trasmissione di Covid-19 nella regione europea rimane diffusa e intensa», sottolinea il report settimanale dell’Oms che raccomanda le mascherine anche in casa a Natale e lancia l’allarme: c’è un «alto rischio» di una nuova ondata all’inizio del 2021 in Europa.

Più colpito è sempre il Veneto (+3.817 contagi) che supera la soglia di 200 mila casi totali (compresi guariti e decessi). Seguono in ordine decrescente: Lombardia (+2.994), Puglia (+1.388), Emilia-Romagna (+1.238), Lazio (+1.220), Piemonte (+1.215) e Sicilia (+1.065). In basso il dettaglio di tutte le regioni con relativi tamponi.

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