Covid, le vite parallele di «Dotto» e Nicola Sansipersico, i gemelli carabinieri sconfitti solo dal virus
Nistri: «quasi quarant’anni di servizio con impegno e dedizione»
Il percorso professionale di Michelangelo — che lascia la moglie Cinzia e la figlia Aurora — è stato invece quello di un «segugio» impegnato prima negli interventi del 112 a Varese, dove trascorse un periodo al Nucleo Radiomobile, poi nelle indagini contro la criminalità organizzata inizialmente al Reparto operativo speciale di Milano, accanto a Ultimo. Infine il servizio, dal 1997 e sempre in inchieste delicatissime, alla sezione di Polizia giudiziaria presso la Procura di Bari, la città in cui erano nati i due gemelli. «Sono senza parole per il destino inimmaginabile che ha accomunato Nicola e Michelangelo» dice ora Pasquale Regina, sindaco di Toritto, la cittadina nella quale viveva Michelangelo in una casa non lontana da quella di un terzo fratello, Rocco. A ricordare il carabiniere c’è anche il comandante generale dell’Arma Giovanni Nistri che parla di «quasi quarant’anni di servizio» in cui il maresciallo «ha servito il Paese con impegno, sacrificio e dedizione».
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