Incentivi auto: pronti altri 350 milioni nel 2021 ma solo per la rottamazione

di Gianni Antoniella

Quali saranno gli aiuti statali su cui potrà contare la filiera italiana delle automotive nel 2021? Lo si saprà a breve, a brevissimo, anzi a ore. Governo, organizzazioni di categoria come l’Unrae (l’associazione tra i costruttori che operano in Italia) stanno chiudendo trattative e consultazioni e gli accordi fra gli attori del mercato dell’auto diventeranno, entro questa settimana, proposte governative da inserire nella legge di bilancio (quella che una volta era chiamata la «finanziaria»). I costruttori sono abbastanza soddisfatti per come sono andati questi incontri: il Governo non solo ha presente la crisi del mercato dell’auto, ma si è dimostrato sensibile alle esigenze di chi lavora in questo mondo.

Le Case si aspettano un finanziamento dei nuovi incentivi cospicuo, sufficiente a coprire i primi quattro, sei mesi del prossimo anno. Un periodo abbastanza lungo perché da una parte chi deve pianificare il mercato abbia un orizzonte abbastanza ampio per lavorare con tranquillità, dall’altra i clienti siano in grado di decidere con serenità se, dove e quando comprare la nuova auto. Indicativamente Unrae auspica che i fondi statali a disposizione ammontino a una cifra intorno ai 350 milioni di euro. Lo schema dei nuovi incentivi, grosso modo, ricalcherà quello in vigore fino al 31 dicembre, ovvero con fasce identificate dalle emissioni di CO2. Rispetto al 2020, però, le emissioni saranno «contate» secondo i dati del ciclo WLTP per cui il tetto massimo di emissioni di CO2 che quest’anno è stato di 110 g/km di CO2 (calcolato con il vecchio standard NEDC) salirà a 135 g/km di CO2, ma il valore di gas serra emesso da quell’auto sarà sostanzialmente identico. Altra novità che ci si attende dalla nuova norma per gli incentivi 2021 è la scomparsa dell’aiutino statale per chi acquista senza rottamare.

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