Stazioni, aeroporti, acquisti: cresce l’allarme per il weekend. Rischio esodo, più controlli sulle strade
È
questo il fine settimana più caldo dell’anno, quello in cui
tradizionalmente strade e piazze si riempiono di persone alla ricerca
dell’ultimo regalo di Natale. Perciò preoccupa la possibilità che si
crei un’eccessiva calca nei negozi e nelle vie principali delle città.
Di
fatto sino a pochi giorni fa numerose erano state le polemiche a causa
delle immagini delle grandi metropoli strapiene di persone, nonostante i
numeri di contagi da coronavirus siano ancora elevati. Tanto che la
politica aveva dibattuto sull’ipotesi di anticipare le restrizioni per
il periodo delle vacanze natalizie già per questo weekend, con il fine,
appunto, di evitare assembramenti che favorissero una circolazione del virus.
Tuttavia
anche nel caso in cui non si applicassero nuove norme nazionali, le
autorità locali hanno la facoltà di introdurre in autonomia altre
restrizioni per evitare affollamenti.
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AUTORITÀ LOCALI
Come
prevede lo stesso Dpcm i governatori delle Regioni possono adottare
regole su scala locale più stringenti. Quindi, in linea teorica, i
presidenti delle Regioni potrebbero intervenire anche in questo fine
settimana con provvedimenti di chiusura, restrizioni agli orari degli esercizi o agli spostamenti dei cittadini.
Infatti nel testo ratificato dall’esecutivo il 3 dicembre si legge
così: «Delle strade o piazze nei centri urbani, dove si possono creare
situazioni di assembramento, può essere disposta per tutta la giornata o
in determinate fasce orarie la chiusura al pubblico, fatta salva la
possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali
legittimamente aperti e alle abitazioni private».
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Le autorità locali potrebbero quindi decidere di limitare gli spostamenti o chiudere alcune zone sempre per scongiurare aggregazioni di persone. In Veneto, ad esempio, tra le Regioni più colpite dalla seconda ondata, il governatore Luca Zaia aveva già attivato un’ordinanza anti-assembramento per disciplinare meglio gli accessi ai locali pubblici: ora ne ha annunciata un’altra per limitare gli spostamenti che entrerebbe in vigore già a partire da sabato 19. Nella conferenza stampa sulla situazione epidemiologica Zaia ha detto che dal 19 dicembre fino al 6 gennaio sarà possibile spostarsi fuori dal proprio Comune solo entro le 14, dopo quell’ora non si potranno oltrepassare i confini della rispettiva città se non per esigenze di lavoro, salute o necessità.
Ad ogni modo norme più restrittive potrebbero essere impiegate non solo dai presidenti delle Regioni, ma anche dai sindaci che possono prendere provvedimenti in tal senso.
IL MESSAGGERO
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