Milano, iniziato l’esodo: 200 mila persone in partenza, code all’alba a Malpensa
Il governatore lombardo Attilio Fontana già un paio di settimane fa aveva lanciato l’allarme esodo: «Rischiamo di rivivere quello che successe nella notte fra il 7 e l’8 marzo. È legittimo che la gente si allontani e torni a casa propria, ma chiudere tutto in una giornata specifica comporta il rischio che ci possa essere un assembramento, troppa gente che si muove, e che si crei una situazione peggiore che non lasciando che la gente se ne torni a casa gradualmente. Dovremo cercare di attrezzarci». E infatti si è messa in moto la macchina del Viminale per i controlli anti-assembramenti nelle piazze e per il monitoraggio di strade, stazioni e aeroporti. Sono stati pianificati «specifici servizi sulla rete viaria stradale e autostradale e, per evitare assembramenti, nelle stazioni ferroviarie, portuali ed aeroportuali, nonché presso i terminal di trasporto pubblico» secondo quanto è stato deciso nel corso del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto al ministero dell’Interno dal ministro Lamorgese.
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