Omicidio via Macchi a Milano, i killer mescolati tra la folla dello shopping. Le tracce sul cellulare di Ansaldi
di Andrea Galli e Gianni Santucci
Derubato. O forse sopravvissuto. Il signor Anacleto Giriolo, pensionato 72enne residente in via Settembrini, è una delle vittime della coppia di rapinatori che, probabilmente, poi hanno proseguito nelle razzie assassinando, forse in reazione a una sua «resistenza», il professor Stefano Ansaldi, ginecologo di 65 anni originario di Benevento con studio a Napoli, sgozzato alle 18.15 di ieri in via Mauro Macchi angolo via Scarlatti.
Dice Giriolo: «Camminavo tranquillamente, stavo tornando a casa. D’improvviso, mi hanno spinto, sono caduto a terra… Hanno preso cellulare e orologio, sono scappati… Una passante ha visto tutto, ha iniziato a urlare, ma quelli erano già lontano».
Ancora a tarda serata, mancava un collegamento definitivo tra i due episodi, il colpo ai danni del pensionato e l’uccisione del medico. Ma l’immediata, intensa caccia dei carabinieri che cercano una coppia probabilmente di nordafricani, forse di giovane età, si è innescata con l’ obiettivo di catturare sia i rapinatori di Giriolo, sia i killer di Ansaldi, essendo probabilmente responsabili unici di entrambi i reati.
I due hanno raggiunto la stazione del metrò di Lima, attraversando un affollato corso Buenos Aires, con passanti a occupare l’ intero marciapiede e in coda fuori dai negozi. I rapinatori avevano indosso la refurtiva sottratta al 72enne (al ginecologo non sarebbe stato rubato nulla) e sono saliti a bordo di un treno con destinazione Sesto San Giovanni. Dopodiché, avrebbero preso la direzione opposta, fino a Bisceglie, soltanto che in quella stazione, sui vagoni, loro non c’erano. C’era solo il telefonino del pensionato.
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