Dieci domande (e risposte) sulla campagna di vaccinazione italiana
È partito il conto alla rovescia in vista del Vaccine Day, previsto per il prossimo 27 dicembre. Quel giorno otto Paesi europei, tra cui l’Italia, daranno il via libera alla somministrazione delle prime dosi di vaccino anti Covid-19. Sul tavolo dell’Unione europea ci sono già diversi accordi stipulati con varie aziende farmaceutiche. Nel corso del 2021, ogni Paese membro provvederà a imbastire la propria campagna di vaccinazione, in linea con le road map allestite dai rispettivi governi. In riferimento all’Italia, cerchiamo di sciogliere gli ultimi dubbi in merito all’inoculazione dei vaccini.
Quando inizierà la vaccinazione?
Non c’è ancora una data precisa sul calendario. Sappiamo che il 27 dicembre l’Italia somministrerà le prime 9.750 dosi del vaccino realizzato da Pfizer e BioNTech in occasione del Vaccine Day simbolico. La vera e propria campagna di vaccinazione dovrebbe partire a metà gennaio, presumibilmente tra il 12 e il 15.
Chi verrà vaccinato per primo?
La precedenza spetterà ad alcune categorie di persone. Il vaccino sarà somministrato prima agli operatori sanitari, al personale dei presidi ospedalieri e agli ospiti e ai lavoratori delle residenze per anziani. In un secondo momento, quando tutto sarà pronto per lo step numero due, le dosi potranno essere iniettate al resto della popolazione, secondo un ordine decrescente di fragilità. Si partirà, dunque, con i cittadini più fragili. Scendendo nel dettaglio, sono in prima fila le persone in età avanzata (non sappiamo ancora quale sarà l’età di riferimento per avere la priorità), gli insegnanti, il personale scolastico, le forze dell’ordine, il personale delle carceri e dei luoghi di comunità.
Quali vaccini saranno somministrati?
Come detto, l’Europa ha stretto accordi con varie aziende. In lizza troviamo i vaccini realizzati da AstraZeneca-Oxford, Sanofi-GSK, Johnson & Johnson, Moderna e Pfizer-BioNTech. Sarà proprio quest’ultimo vaccino quello che verrà iniettato durante il Vaccine Day. Da gennaio in poi, e nel corso del 2021, sarà la volta di tutti gli altri vaccini.
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