Comunali a Roma, sale il rischio rinvio. Rottura finale tra Pd e Calenda

Processo nomine, Virginia Raggi assolta in appello. “Vittoria mia, credo dentro M5S debbano riflettere in tanti”

di Laura Venuti e Maria Elena Vincenzi 19 Dicembre 2020

Per i Dem, Calenda non è la figura giusta in vista di un ballottaggio. Prevedendo che la destra raccolga tanti consensi da andare al secondo turno, e che la Raggi non ce la faccia a superare un già ambizioso 15% – dopo un’amministrazione della Capitale che Zingaretti ha definito “disastrosa”- ecco che il sindaco del centrosinistra dovrà poter pescare consensi al ballottaggio anche nel mondo grillino. Calenda è invece “urticante” per i 5S, di cui è strenuo avversario.

Il Campidoglio è la madre di tutte le battaglie nelle prossime amministrative di primavera. Se appunto slittassero per l’emergenza sanitaria, il Pd avrebbe più tempo per chiarirsi le idee. L’ipotesi di uno spostamento a settembre della tornata elettorale è cresciuta molto nelle ultime ore. Nessuno ovviamente ha idea di quale possa essere il quadro in primavera, e nessuna decisione è stata presa, ma lo scetticismo che filtra dagli uffici competenti è arrivato anche alle orecchie dei partiti. Ci sono forti dubbi sulla possibilità che sussistano le condizioni per mobilitare milioni di elettori nelle principali città del Paese (oltre Roma, anche Milano, Napoli, Torino e Bologna).

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