Coronavirus, corsa a vaccinare l’80% degli italiani: il governo punta su AstraZeneca
Un vescovo ortodosso vaccinato a Sofia, in Bulgaria
Vaccinare entro settembre il 70-80% degli italiani, per liberarsi della minaccia del virus e tornare alla vita normale sfruttando il vantaggio dell’immunità di gregge. È l’obiettivo del piano vaccinale scattato ieri con il V-day. Da gennaio ci sarà un progressivo aumento delle somministrazioni, per avviare entro marzo-aprile la vera e propria vaccinazione di massa nei gazebo, una sorta di scudo protettivo delle comunità, su libera scelta dei cittadini. Si potrà fare? Molto dipende dalle consegne delle aziende, dalle modalità di conservazione delle fiale e dalle dosi necessarie per ottenere l’immunità individuale (1 o 2).
L’arrivo di Moderna
Su quasi 300 vaccini messi «in lavorazione» a tempi da record, basati su piattaforme diverse, due hanno ricevuto l’autorizzazione dall’agenzie americana Fda: sono targati Pfizer-Biontech e Moderna. In Italia il prossimo anno arriveranno i quantitativi di dosi stabiliti dagli accordi centralizzati della Commissione europea, per un totale di oltre 202 milioni, in proporzione agli abitanti. Pfizer-Biontech ha in programma invii bisettimanali fino a raggiungere un totale di 26 milioni di dosi. Il piano vaccinale è flessibile e verrà articolato in base alla disponibilità delle fiale effettivamente consegnate. Nel primo trimestre si procederà a completare la campagna di profilassi sugli operatori sanitari per arrivare a ospedali Covid-free. Poi operatori e ospiti delle residenze per anziani che nella prima e seconda ondata sono state esposte al rischio di focolai. Fra gli uni e gli altri 1,9 milioni di persone.
11 milioni di dosi
Il 6 gennaio l’Ema dovrebbe dare il via libera, sempre secondo la procedura d’emergenza, al vaccino dell’americana Moderna, basato sulla stessa tecnologia del «concorrente»: richiede una temperatura di meno 20 gradi anziché meno 70, e potrebbe risultare più facilmente gestibile. Sono attese circa 11 milioni di dosi. Nel frattempo la campagna di immunizzazione sarà andata avanti includendo i pazienti con patologie croniche (7,4 milioni) e gli anziani ultraottantenni (4,4 milioni), seguiti da 60-79 anni (13,4 milioni).
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