De Luca si vaccina, Cacciari: “È solo un teatrino. Ma i bei gesti non servono, basterebbe il buon senso”
È soddisfatto di come il governo ha gestito l’emergenza?
“Le rispondo con due dati. Siamo il Paese dove, mediamente, sono state applicate le misure di contenimento più rigide ma anche quello con il maggior numero di morti. Ora, se la metà delle colpe possiamo attribuirla alla debolezza delle nostre strutture sanitarie, sull’altra metà c’è lo zampino del governo. Che si è reso protagonista di provvedimenti restrittivi e di altri incoscientemente permissivi. Alcune misure sono state sciagurate: giusto riaprire in estate, d’accordo, ma non è che era obbligatorio consentirci di andare all’estero. E va bene i ristoranti aperti ma perché pure le discoteche?”.
Crede in una crisi di governo?
“Macché. Torniamo al teatro della politica. Tre quarti dei deputati, in caso di elezioni, non tornerebbe in Parlamento. E poi, seriamente, pensa che Mattarella possa permettere elezioni con la pandemia in corso? A molti, non solo a Renzi, interessa solo logorare Conte, diminuirne forza, presenza e visibilità in prospettiva. Tutto qui. Ma nessuno si sogna di mandarlo a casa ora. Solo se la situazione precipitasse, nel modo peggiore per tutti, si potrebbe pensare non al voto ma a un governo di salute pubblica”.
REP.IT
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