Renzi, il progetto “Ciao”: «Piano Conte deludente». Verso la crisi a gennaio


Gli argomenti non mancano all’ex rottamatore. Alla «scandalosa» gestione della legge di Bilancio – ancora in Parlamento – aggiunge il piano di spesa dei 209 miliardi che i partiti hanno avuto solo una settimana fa e che è ancora in alto mare, malgrado le rassicurazioni date a Bruxelles.

Renzi: «Recovery raffazzonato, se non cambia Iv lascia il governo». E chiede anche lo ius culturae

Oggi i ministri Gualtieri e Amendola incontreranno le delegazioni di M5S e Pd. Domani toccherà a Iv e Leu, ma i margini di ricucitura nella maggioranza sono minimi. Al punto da preoccupare il Quirinale che fatica ad individuare soluzioni diverse in Parlamento – dopo le due già esperite – in grado di assicurare un governo al Paese. E’ per questo che, varata la legge di Bilancio, Conte cercherà di riprendere in mano le fila della crisi della sua maggioranza. L’obiettivo è evitare la sfiducia in aula in modo da poter tentare di ricostruire un diverso assetto della squadra di governo e varare un Conte3. Le condizioni poste però ieri da Renzi sono pesanti non tanto per il premier (fosse per lui il Mes sarebbe stato già attivato) quanto per il M5S che dovrebbe rinunciare all’ennesimo cavallo di battaglia.

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«Il Pierino di turno non è Italia viva che sta facendo delle proposte di buon senso», dice Renzi al quale va comunque riconosciuto il merito di aver aperto – a modo suo – un dibattito sull’utilizzo dei 209 miliardi e sul futuro del Paese. L’impressione è che proprio su questa insoddisfazione diffusa, anche se in parte ancora narcotizzata dal Covid, faccia leva l’ex premier, convinto di poter vincere la sfida in Parlamento qualora Conte decidesse di tentarla come qualche maldestro suggeritore ventila a palazzo Chigi.

IL MESSAGGERO

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