Vaccino Covid, Mirabelli: «Basta un decreto legge per renderlo obbligatorio»
di Giuseppe Scarpa
«Se si vuole procedere con rapidità si può adottare un decreto legge, ma è un atto che poi va convertito in legge dal Parlamento entro sessanta giorni». A spiegarlo è Cesare Mirabelli, 78 anni, giurista, ex presidente della Corte Costituzionale. Il tema è quello che domina da giorni il dibattito politico e pubblico: ovvero l’imposizione a tutti i cittadini del vaccino anti Coronavirus che nei giorni scorsi è arrivato in Italia. Una tema delicato che tocca diversi diritti tra cui la libertà individuale e l’interesse collettivo.
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Può esserci la vaccinazione obbligatoria sul Covid-19 nel nostro Paese?
«In
linea generale la salute e la sua tutela è un diritto fondamentale, un
interesse che riguarda la collettività. Qui vi è un doppio versante:
l’individuo e la sua libertà ed il bene della comunità. Ebbene i
trattamenti sanitari obbligatori sono possibili, sono ammessi dalla
nostra Costituzione. Tuttavia occorre una legge che li disponga e devono
essere adeguatamente giustificati. È questo, infatti, un argomento
estremamente delicato».
Questo cosa comporta?
«Deve
esserci una garanzia della fonte normativa, un’assunzione di
responsabilità da parte del Parlamento, una decisione del genere non può
essere adottata con un semplice provvedimento amministrativo. Inoltre
l’obbligo di vaccinazione deve rispondere al principio dell’interesse
collettivo, dell’intero Paese».
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