Vaccino Covid, Mirabelli: «Basta un decreto legge per renderlo obbligatorio»
Come fare se il tempo a disposizione è limitato?
«Se
si vuole procedere con rapidità vi è lo strumento del decreto legge,
che poi dovrà essere convertito in legge dalla Camera e dal Senato.
Abbiamo altre esperienze di obbligo di vaccinazione che hanno portato
alla sconfitta di malattie gravi per l’individuo e per la comunità,
basti pensare al vaiolo e alla poliomielite».
Questi esempi valgono anche per l’attuale pandemia?
«Questi
principi valgono per la pandemia che oggi stiamo attraversando, ed è
questa una valutazione che il legislatore può benissimo fare. Nel caso
la legge dovrà essere precisa, perimetrata al caso Covid-19 e non
generica. Dopodiché se nell’immediato emerge un’adesione spontanea e si
arriva all’immunità di gregge cadrebbe l’obbligatorietà».
In
quale tipo di responsabilità incorre un medico o un infermiere che
decide di non vaccinarsi per il Covid-19 e poi causa un contagio in
ospedale?
«Mi auguro che responsabilmente il personale
sanitario saprà valutare bene l’importanza di vaccinarsi. Tuttavia vi
sono una serie di oneri che derivano da chi svolge determinate attività
in determinate condizioni e luoghi. E il medico e l’infermiere che
operano in ospedale rientrano tra questi»
Tre mesi fa il Tar ha annullato l’ordinanza del Lazio che prevedeva l’obbligo per l’antinfluenzale agli operatori sanitari
«Qui
entra in gioco il criterio di proporzionalità, possiamo immaginare che
per il vaccino antinfluenzale l’obbligatorietà sia ritenuta eccessiva
perché non si tratta del rischio di diffondere una malattia di
particolare gravità. Per quanto, anche in questa circostanza, qui si può
discutere: una normale influenza irrilevante per la maggior parte della
popolazione può essere letale per alcuni malati ricoverati nei
nosocomi»
Può un imprenditore licenziare un dipendente
che si rifiuta di vaccinarsi, se poi questo causa un contagio a catena e
porta un danno economico alla stessa azienda?
«Oggi non può
imporlo, se l’obbligatorietà non è stabilita dalla legge non può essere
imposta da poteri privati. Potrà nella propria organizzazione, per
tutelare altri dipendenti, collocare diversamente il lavoratore. Ammesso
che sia possibile ed il pericolo dovrà essere grave e attuale»
Se
per vari motivi il vaccino produce ad un soggetto effetti collaterali
dannosi, ed è stato imposto l’obbligo di vaccinazione, chi è il
responsabile?
«Mettiamo che lasci degli strascichi gravi. È
una ipotesi, potrebbe verificarsi. Questo può essere inteso come un
sacrificio che viene imposto, un rischio per il bene della collettività.
Occorre che chi subisce un danno sia indennizzato, nell’interesse della
comunità deve avere un ristoro».
Per esempio?
«È capitato con le emotrasfusioni o con alcuni tipi di vaccinazioni».
IL MESSAGGERO
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