“Ci mancava solo il sisma: vattene 2020”. Catastrofi e malattie, gli anni bui della storia
La vita riprese il suo corso, la povera umanità continuò a vivere come prima, incapace di eliminare le superstizioni, le paure, le dicerie, il terrore dell’ignoto. I movimenti apocalittici anzi si moltiplicarono in quegli anni del Medioevo flagellati dalle pestilenze e dalle guerre, continuarono nel periodo dei tumulti europei del Quarantotto, proliferando sino alla nostra epoca. Ricordate il passaggio al Duemila, con le due tempeste Lothar e Martini che nel dicembre 1999 squassarono l’Europa occidentale e vennero interpretate come un presagio spaventoso?
Ricordate il Millennium Bug, ammonimento sulla vulnerabilità umana che avrebbe dovuto bloccare i computer e far saltare l’economia mondiale? Incorreggibili, i millenaristi continuarono con le loro fantasie. Si basarono su estrapolazioni dal calendario maya per annunciare la fine del mondo il 21 dicembre 2012.
Recidivi, utilizzarono dati astronomici campati in aria (è il caso di dirlo) per affermare che un pianeta misterioso denominato Nibiru o pianeta X si sarebbe schiantato sulla terra il 23 settembre 2017… Ogni epoca ha le sue visioni apocalittiche: se nel 711 l’arrivo degli Arabi in Spagna fu letto come presagio della fine del mondo in Occidente, c’è chi arriva oggi alla stessa conclusione immaginando l’invasione islamica descritta da Michel Houellebecq in Sottomissione.
Noi che ci riteniamo illuministi e razionali ci limitiamo ad auspicare che quest’annus horribilis che ha spento tante vite (da Maradona a Sepulveda, da Lucia Bosé a Manu Dibango, da Paolo Rossi a Sean Connery, da Gigi Proietti a Kirk Douglas, da Juliette Gréco ad Ennio Morricone) si tolga finalmente dai piedi e ci lasci respirare. Auguri!
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