Zona rossa oggi, 31 dicembre: spesa, cenone, e botti, cosa posso fare la notte di Capodanno
di Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini
Dal 31 dicembre l’Italia torna in rosso. Chiudono i negozi (anche se è lunga la lista delle deroghe) ma rimangono aperti supermercati, alimentari, farmacie, tabaccai, edicole. Sono vietati gli spostamenti, ma oltre alle «comprovate esigenze» per lavoro, salute e urgenza ci si può muovere per andare a fare visita ai parenti. Ecco tutte le regole e i divieti in vigore, e le raccomandazioni degli esperti per il cenone.
Cosa posso fare in «zona rossa»? E quando scatta?
Si tratta di uno dei due punti fondamentali del decreto. Il 31 dicembre 2020, e nei giorni 1, 2, 3, 5 e 6 gennaio 2021, tutta Italia sarà in «zona rossa». Cosa si potrà fare?
– non si potrà andare nei bar e nei ristoranti (si può prendere cibo da asporto fino alle 22, e ordinare a domicilio)
– si potrà andare solo in alcuni negozi al dettaglio (quelli inclusi in questo elenco)
– si potrà uscire di casa per fare una passeggiata (con la mascherina, in prossimità della propria abitazione) e per fare attività sportiva (da soli: una corsa, un giro in bici)
– non si potrà uscire di casa se non per ragioni di salute, lavoro o necessità (oltre alle attività sportiva e motoria appena citate), ma con un’eccezione importante. Sarà infatti possibile uscire di casa per andare in visita nelle abitazioni di parenti e amici, pur se rispettando regole precise.
Eccole: le persone che si spostano non possono essere più di due, a meno che non portino con loro figli minori di 14 anni o persone disabili o non autosufficienti conviventi; oggi lo «spostamento verso le abitazioni private è consentito una volta sola al giorno in un arco temporale compreso fra le ore 7 e le ore 22», poi scatta il coprifuoco. L’1 gennaio il coprifuoco torna dalle 22 alle 5.
Posso uscire dal mio comune?
Uscire
dal proprio comune è, in linea generale, vietato. Ci sono però, come
detto sopra, alcune importanti deroghe: oltre alla possibilità di farlo
per lavoro, salute o necessità e urgenza.
– Sono consentiti gli
spostamenti dai Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti. È
possibile percorrere una distanza «non superiore a 30 chilometri dai
relativi comuni», ma è vietato recarsi nel capoluogo di provincia.
–
Si può andare — al massimo in due, e con un solo spostamento al giorno —
a trovare un parente o un amico, anche fuori comune (ma all’interno
della propria regione).
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