Covid, come sarà il 2021? Gli scienziati: restrizioni fino all’anno successivo

di Francesco Malfetano

ROMA Non sarà un 2021 facile. Tutt’altro. Al netto di vaccini e riaperture infatti, è decisamente presto per cantare vittoria. A sottolinearlo ieri sono stati sia gli scienziati che stanno seguendo da vicino la pandemia sia il premier Giuseppe Conte che, nel corso del consueto appuntamento di fine anno con la stampa, ha ribadito che «lo stato di emergenza» per il Covid «sarà prorogato sino a quando sarà necessario per mantenere i presidi di protezione civile e tutti i presidi che ci consentono di gestire l’emergenza, dando poteri ai soggetti attuatori».

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Gli esperti


L’arrivo del vaccino anti-Covid in Italia quindi, non è ancora un buon motivo per lasciarsi alle spalle mascherine e distanziamento. L’inizio della campagna di immunizzazione «non deve significare una riduzione delle misure che fino ad oggi abbiamo seguito» ha spiegato ieri Walter Ricciardi, consulente del ministro Speranza e professore di Igiene all’Università Cattolica. Bisognerà tenere duro «almeno fino a quando non avremo raggiunto l’immunità di popolazione» e «quindi per buona parte del 2021».


Dello stesso avviso anche Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Inmi Spallanzani di Roma. «Non possiamo pensare che torneremo ai sistemi come erano prima». Il contagio «continuerà a tenerci compagnia almeno fino al primo trimestre del 2022, quando finiranno le vaccinazioni», ha poi aggiunto ricordando che «la percentuale di decessi di questa malattia è 3 volte più alta dell’influenza, abbiamo il doppio dei ricoveri in terapia intensiva e mentre l’influenza può essere gestita a casa, per Sars-CoV-2 abbiamo avuto bisogno di molti posti letto in ospedale».


ANNUS HORRIBILIS


E proprio sui decessi causati dall’esplosione della pandemia, ieri l’Istat e l’Iss (Istituto Superiore di Sanità) hanno pubblicato un report sull’incidenza del Covid nella mortalità in Italia. Tra febbraio e novembre dell’anno in via di conclusione, le morti sono state 84mila, in aumento rispetto alla media del 2015-2019.

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