Ambasciatrice: a Londra si studia così. “Niente visto per 6 mesi, atenei aperti a tutti”
Oltre agli studi, gli italiani sono preoccupati per la tutela del made in Italy e il contrasto ai prodotti italian sounding, tipo il Parmesan. Queste tutele resteranno?
“I marchi e le denominazioni già registrate con l’Ue continueranno a essere protetti come prima. I nuovi marchi invece, dovranno registrarsi con una nuova procedura”.
Ambasciatrice, lei ha lavorato per anni a Bruxelles, è nata in Galles e viaggiato il mondo: a quali di questi Paesi sente di appartenere?
“Mi sento gallese, britannica ed europea. C’è una differenza tra Europa e Unione. Noi non lasciamo l’Europa. Ci sono legami culturali, storici, affettivi. Condividiamo a gli stessi valori: la tutela della democrazia, l’importanza dei diritti umani, della libertà e della diversità”.
Lei personalmente si è battuta in Italia per i diritti civili, anche prendendo parte ai pride. Ha trovato difficoltà su questo aspetto nel nostro Paese?
“C’è una rete di collaborazione molto profonda su questi temi sia con il governo italiano che con varie Ong. Condividiamo la stessa convinzione sull’importanza dell’uguaglianza e della libertà. Come dicevo, abbiamo gli stessi valori e gli stessi obiettivi. Quelli con cambiano”.
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