Il 2021 sarà l’anno dei vaccini ma anche dei nuovi viaggi
di Mauro Evangelisti
Sarà l’anno in cui torneremo a volare. Sul serio. I numeri sono ancora bassi, per carità: 36mila persone vaccinate contro il coronavirus in Italia, quasi 10 milioni in tutto il mondo. Però, per chi sogna in questo 2021 di riavvicinarsi alla vita normale, senza reparti di terapia intensiva affollati e con la possibilità di riaprire negozi e ristoranti, ma anche con la libertà del viaggio e delle vacanza, a New York come in un agriturismo a Todi, c’è un’altra statistica che conta. Non si guarda più, come si faceva nel 2020, solo al numero dei nuovi casi, dei ricoveri e, purtroppo, dei decessi, ma anche a quello delle dosi somministrate di vaccino.
Più veloce correrà l’indicatore delle persone che sono state protette, più semplice sarà viaggiare. Magari all’inizio ci si sposterà solo da una regione all’altra, poi all’interno dell’Unione europea, infine anche tra continenti. Sarà tutto differente, probabilmente ci chiederanno, come in realtà è sempre avvenuto in alcuni Paesi ma per altre malattie, il certificato di vaccinazione anti Sars-CoV-2.
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