Terza ondata, medici britannici: «Il peggio deve arrivare». Lo scenario choc (nonostante il vaccino)
di Claudia Guasco
Una nuova ondata dell’epidemia che metterà sotto pressione il sistema sanitario di tutto il Regno Unito. C’è allarme tra i medici britannici per la veloce diffusione della variante del Covid in tutto il Paese, non solo nel sud dell’Inghilterra. Tutti gli ospedali, avvertono, devono prepararsi ad affrontare una situazione di emergenza in termini di ricoveri. «Non c’è dubbio che il Natale avrà ripercussioni negative e anche la nuova variante avrà un grande impatto. Sappiamo che è più contagiosa, più trasmissibile, quindi penso che i grandi numeri che stiamo vedendo nel sud-est, a Londra, nel sud del Galles, si rifletteranno nel prossimo mese, o in due mesi, nel resto del Paese», avverte il professor Andrew Goddard, del Royal college of physicians, alla Bbc. APPROFONDIMENTI
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Contagi record
Ieri il Regno Unito ha registrato un nuovo record di contagi da Covid, 57.725 in ventiquattr’ore, il massimo dall’inizio della pandemia. È il quinto giorno di fila che si superano i 50 mila nuovi casi, l’Inghilterra si conferma l’area più in crisi e Yvonne Doyle, direttrice della Public health england, informa che «la trasmissione» del virus «è molto alta». Le statistiche più recenti nel Regno Unito hanno rilevato circa 24.000 ricoveri, un numero significativamente più alto del picco primaverile con 21.683 persone curate in ospedale. La pressione sulle strutture di Londra e del sud-est dell’Inghilterra è stata così forte che alcuni pazienti sono stati spostati fuori dall’area. Inoltre, è la previsione del professor Goddard, «sembra molto probabile che vedremo sempre più casi, ovunque le persone lavorino nel Regno Unito, e dobbiamo essere preparati per questo». Nonostante il vaccino, «il peggio deve ancora venire», spiegano i medici, per raggiungere il picco delle infezioni ci vorranno almeno altre due settimane mentre centinaia di pazienti iniziano il nuovo anno in terapia intensiva. Gli ospedali che ospitano malati Covid non hanno più letti e potrebbero essere costretti a trasferire i pazienti nelle Midlands o in altre zone, il personale in prima linea è in affanno perché molti hanno contratto il virus o sono stati costretti ad autoisolarsi dopo il contatto.
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