Sondaggi politici: centrodestra prima coalizione, M5S in crisi, Pd stabile. Alto il consenso di Conte
In
questo contesto di incertezza e mutamenti rapidi, le elezioni regionali
posticipate all’autunno a causa della pandemia hanno premiato a
sorpresa il centrosinistra: un pareggio che è sembrato una vittoria,
grazie alle basse aspettative per i Dem, i quali temevano il cappotto e
invece hanno vinto le partite decisive, Toscana e Puglia. A spingere i
democratici, soprattutto, le performance dei presidenti uscenti, che
hanno portato alla coalizione un valore aggiunto inusuale per le
elezioni regionali, dove spesso i partiti contano più dei leader.
Se negli anni Novanta il peso politico e la trasversalità dei consensi dei primi cittadini avevano fatto invocare la nascita di un partito dei sindaci, questo è l’anno del partito dei governatori: non come forza politica nascente, ma come fenomeno fondato su una frequente convergenza trasversale degli amministratori regionali per tutelare gli interessi locali di fronte a un governo che ha dovuto centralizzare molte scelte.
M5S in crisi, Pd stabile
Anche
tra i partiti di maggioranza è stato un anno complesso. Il MoVimento
5Stelle ha proseguito il proprio trend di discesa, accentuato da pessimi
risultati alle regionali. Sarà difficile uscirne: la crisi di
leadership è evidente, e l’anno in arrivo porta con sé sfide dalla
portata simbolica enorme come le comunali a Roma e Torino. Il Pd,
invece, rimane stabile ed esce semmai rafforzato dalle elezioni
amministrative, che gli permettono di guardare alle Amministrative del
prossimo anno con ottimismo.
Accanto ai Dem, una costellazione di piccole forze moderate e progressiste: negli ultimi anni si sono riaffacciati i Verdi, +Europa rimane stabile, Azione di Carlo Calenda cresce mentre Italia Viva è uscita sconfitta dal test delle regionali, mantenendosi però come forza parlamentare decisiva per la tenuta di un esecutivo non più stabile. L’alleanza di governo nasce da forze tra loro alternative, e non può che proseguire con difficoltà un percorso di equilibri instabili.
Il consenso di Conte
Il
clima d’opinione di solidarietà verso le istituzioni ha aumentato il
consenso verso l’esecutivo, garantendone la stabilità; oggi l’effetto
rally round the flag non è svanito del tutto, il gradimento verso il
governo e Conte rimane infatti più alto rispetto ai dati pre-covid, ma
la fiducia negli ultimi mesi è calata, rendendo l’esecutivo più
vulnerabile e attaccabile. Tuttavia, gli elettorati di 5Stelle e Pd
rimangono graniticamente a sostegno del premier: difficile immaginare
una crisi innescata da loro in futuro.
La lezione più importante del 2020, tuttavia, è proprio questa: la politica italiana è assolutamente imprevedibile, e il clima d’opinione oggi muta con una velocità a cui non eravamo abituati. Fare le previsioni, in un contesto simile, non è mai facile. Proprio per questo però è importante fermarsi ad analizzare i trend d’opinione che si sono susseguiti in un arco di tempo così breve: serve a vivere il futuro con maggiore consapevolezza, a comprenderne l’imprevedibilità.
IL MESSAGGERO
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