Coronavirus, le ultime notizie dall’Italia e dal mondo sul Covid

Ore 15.30 – Palazzo Chigi: numeri vaccinati soddisfacenti, secondi in Ue
«In merito alla situazione della somministrazione del vaccino contro il Covid-19, si precisa che l’Italia ha già vaccinato quasi 180 mila persone (qui i dati). Solo nella giornata di ieri, con tutte le Regioni che hanno avviato la campagna, sono state somministrate oltre 65 mila dosi, un dato record nell’ambito dell’Unione Europea. I numeri italiani sono già oggi soddisfacenti, perché pongono il nostro Paese al secondo posto nel continente per quantità di dosi somministrate». Lo sottolineano fonti di Palazzo Chigi. Sulla somministrazione dei vaccini «la macchina organizzativa sta accelerando e, nel giro di poche settimane, viaggerà a pieno ritmo».

Ore 15.15 – In Germania 944 decessi in 24 ore
La Germania conta 944 morti per il coronavirus nelle ultime 24 ore, mentre i nuovi casi sono 11.897. Lo ha reso noto il Robert Koch Institute. Sulla base dell’ultimo aggiornamento, i contagi dall’inizio pandemia in Germania sono 1.787.410, mentre i decessi 35.518.

Ore 14.58 – Pirlo (Juventus): «Oggi altri tamponi, aspettiamo i risultati»
«Gli esami sono di stamattina, aspettiamo nel pomeriggio i risultati per capire se ci saranno altre positività»: così Andrea Pirlo, alla vigilia della trasferta in casa del Milan capolista, si è espresso sulla situazione Covid all’interno della Juventus dopo il caso di positività di Alex Sandro.

Ore 14.52 – Vaccino, Fnomceo: «Italia ha sistema rodato, ci chiamino». Anelli: «60mila medici, possiamo vaccinare 1 milione al giorno»
«In Italia abbiamo un sistema vaccinale super rodato da 20 anni a questa parte e che possiamo amplificare per il Covid, ma ancora nessuno ci ha chiamato per partecipare alla campagna: noi medici convenzionati siamo in 60mila, se vacciniamo 20 persone al giorno ciascuno arriviamo a più di 1 milione di immunizzati ogni 24 ore». A lanciare l’appello è Filippo Anelli, presidente degli Ordini dei medici e degli odontoiatri. «Abbiamo dato tutta la nostra disponibilità, tuttavia ancora nessuno ci ha contattati, non è stata convocata nessuna riunione. È opportuno che i medici del territorio vengano coinvolti, tutto il mondo lo fa».

Ore 14.08 – Vaccini, l’attacco di Misiani: «Se la Lombardia
non è in grado, subentri lo Stato»
«Se la Regione a guida leghista – che aveva già combinato disastri con la vaccinazione anti influenzale – non è in grado di attuare quella contro il Covid, è giusto che subentri lo Stato esercitando i poteri sostitutivi»: di questo è convinto il viceministro dell’Economia Antonio Misiani, che lo ha scritto in un post su Facebook aggiungendo che «la salute dei lombardi è troppo importante per continuare a lasciarla in mano a chi ha fallito».

Ore 13.46 – Brasile, Bolsonaro torna a mettere in dubbio l’utilità della mascherina: «La stampa pretende che la usi pure per nuotare»
Il presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, ha di nuovo messo in dubbio l’utilità delle mascherine per prevenire la diffusione del Covid, che nel suo Paese ha già causato più di 7,7 milioni di contagi e oltre 196mila morti. Sbarcato a Brasilia, dopo una settimana di vacanza sulla costa di San Paolo, il capo dello Stato ha dichiarato, in tono ironico, che era «in spiaggia a nuotare con la mascherina». «Mi sono tuffato con la mascherina per non prendere il Covid dai pesciolini», ha aggiunto. Anche ieri, erano numerosi i bagnanti che non rispettavano il distanziamento sociale lungo le spiagge dello Stato di San Paolo, nonostante il governo locale abbia decretato la zona «rossa» nella regione per contenere l’avanzata della malattia.

Ore 12.50 – Iss: «Vaccino non può causare Covid»

Può il vaccino causare il Covid? A rispondere “no” sono gli esperti dell’Istituto superiore di sanità, nella nuova sezione del sito dedicata al vaccino contro Covid, con le principali Faq, le fake news e le attività dell’Iss. «Una eventuale malattia Covid successiva alla vaccinazione può essere causata solo da una infezione naturale del virus, contratta indipendentemente dal vaccino». «Il vaccino attualmente in uso in Italia usa la tecnologia a mRna. Induce l’immunità fornendo a cellule umane solo le istruzioni per produrre un frammento del virus, la proteina Spike, che indurrà la produzione di anticorpi specifici verso il virus SARS-CoV-2 – ricordano dall’Iss -. Con questo vaccino, quindi, non viene somministrato alcun virus, né vivo né attenuato, e la sola proteina spike non può causare infezione o malattia».

Ore 12.49 – Zaia: «In Veneto eseguito il 60,8% delle dosi del vaccino.
La chiusura delle scuole è un “fallimento”, ma è doverosa»
Sono 23.644 le dosi di vaccino eseguite in Veneto alle ore 12 di oggi, pari al 60,8% della dotazione. Lo ha comunicato in conferenza stampa il presidente regionale Luca Zaia. «Abbiamo una macchina in funzione – ha aggiunto – è oliata e funzionante». – «Ho sentito il ministro Speranza, abbiamo parlato di classificazioni e di zone, ma non sappiamo nulla», ha aggiunto. «Di fatto il Consiglio dei ministri ha dato mandato a Speranza con decreto di fissare le nuove soglie per le classificazioni delle regioni, vedremo quale ci verrà data. Il decreto di ieri sera non ci è chiaro fino in fondo, ma verrà chiarito». «Per me — ha concluso — è un fallimento, la scuola è il nostro futuro ed è fondamentale che sia in presenza e non appesa ad un wi-fi, ma oggi la situazione è pesante». Sono, infatti, 3.151 i nuovi positivi al Covid in Veneto a fronte di 55mila tamponi effettuati nelle ultime 24 ore (5,66% di positivi sul totale dei tamponi), come riportato nel bollettino della Regione. Sono 175, invece, i nuovi decessi per un totale di 6.988 dall’inizio dell’emergenza.


Ore 12.42 – Papa non celebrerà battesimi domenica 10 gennaio
«A causa della situazione sanitaria, in via precauzionale, quest’anno non si celebrerà il tradizionale battesimo dei bambini presieduto dal Santo Padre nella Cappella Sistina la domenica del Battesimo del Signore. I battesimi saranno celebrati nelle rispettive parrocchie di appartenenza». Lo rende noto il Vaticano. I battesimi in Vaticano si tengono tradizionalmente nella domenica del Battesimo di Gesù (quest’anno il 10 gennaio). Il Papa celebrerà invece regolarmente la Messa di domani, festa dell’Epifania.

Ore 12.32 – Palazzo Chigi, in Dl spostamenti zona rossa solo in proprio Comune. Modificato testo decreto 7-15/1 su visite a amici e parenti
Nel decreto che disciplina le misure anti-Covid dal 7 al 15 gennaio gli spostamenti verso abitazioni private altrui saranno consentite solo nel proprio Comune e non nella propria Regione come indicato nella notte. «Il testo prevede che, nei territori inseriti nella cosiddetta «zona rossa», sia possibile spostarsi, una sola volta al giorno, in un massimo di due persone, verso una sola abitazione privata del proprio comune», si legge nella nuova versione del dl. In sostanza, spiega Palazzo Chigi, è ammesso andare a trovare amici e parenti ma solo nel proprio Comune.

Ore 12.14 – Boom di contagi in Rsa a Sanremo, chiesti infermieri a Tunisi
Sale a 86 il numero di ospiti della rsa Casa Serena di Sanremo positivi al Covid, su 130, e 20 gli operatori contagiati, su una ottantina, per un totale di 106 persone. È quanto emerge da un nuovo controllo su tutti i degenti inizialmente risultati negativi. Secondo quanto appreso, si starebbe lavorando a livello centrale a un accordo con il governo di Tunisi per avere personale infermieristico.

Ore 11.56 – Arcuri: «Con ReiThera l’Italia
cerca l’indipendenza sui vaccini»
Con il vaccino Reithera «l’Italia prova a dipendere il meno possibile degli altri, da una parte proviamo a raggiungere l’indipendenza sui vaccini e dall’altra lasciamo a chi verrà dopo una capacità di ricerca che prima il Paese non aveva». Così il commissario per l’emergenza, Arcuri, in conferenza allo Spallanzani, che sull’attuale differenza tra regioni nella somministrazione dei vaccini per il Covid assicura: «Si sta riducendo, sono sicuro che si azzererà molto presto» (qui l’approfondimento sul vaccino ReiThera e sul suo funzionamento).

Ore 11.37 – Mosca, Putin-Merkel valutano produzione congiunta vaccini. Cremlino: «La possibilità discussa in un colloquio telefonico»
Il presidente russo Putin e la cancelliera tedesca Merkel hanno discusso in un colloquio telefonico della possibilità di produrre insieme vaccini contro il Covid. Lo riferisce il Cremlino. «Le questioni di cooperazione nella lotta alla pandemia di coronavirus sono state discusse ponendo l’accento sulle possibili prospettive per la produzione congiunta di vaccini», si legge in una nota del Cremlino.

Ore 11.26 – ReiThera: «Nostro vaccino protegge ed è ben tollerato». Ippolito: «Da vaccino ReiThera anticorpi neutralizzanti, basta 1 dose»
«Il vaccino protegge dal virus ed è ben tollerato». Così Antonella Folgori, presidente ReiThera, durante la conferenza stampa sugli esiti e i risultati della Fase 1 della sperimentazione del vaccino ReiThera. «Abbiamo iniziato la sperimentazione del vaccino il 24 agosto e a 21 gironi non è stato osservato nessun evento avverso. Ci sono stati effetti indesiderati nel sito di iniezione, ma rientrati senza la necessità di intervento medico e minori rispetto ai vaccini di Pfizer e Moderna. Il vaccino produce anticorpi neutralizzanti» rilevabili nel 92% delle persone vaccinate e «usato in emergenza basta una sola dose», ha spiegato Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’Inmi Spallanzani di Roma.

Ore 11 – Sale a 281 il numero dei medici morti in Italia
Salgono a 281 i medici morti, durante l’epidemia di Covid-19, oltre 100 nella seconda ondata. La «lista dei caduti», aggiornata dalla Fnomceo, la Federazione degli Ordini dei Medici, si allunga con i nomi delle ultime vittime:Eduardo Ferri, direttore del Dipartimento di Salute mentale e Dipendenze patologiche della Asl; e Mah’d Abu Eisheh, medico di medicina generale (qui le storie delle vittime).

Ore 10.55 – Zampa: «È molto preoccupante la disparità tra le regioni
sui vaccini. Ma in Europa non siamo fanalino di coda»
Sui vaccini «mi sembra che adesso la situazione stia già migliorando e si stia comprendendo l’urgenza, ieri sono usciti numeri più importanti. La disparità tra le regioni è molto preoccupante. La vaccinazione aggrava le disparità. Ma in Europa non siamo fanalino di coda». Così la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, su Radio Rai1. «La vaccinazione è nelle mani della regioni. Per adesso nessuno se la deve prendere con nessuno, ora si può tollerare una lentezza nella partenza ma tutto deve andare a regime al più presto. Bisogna evitare il rimpallo continuo», è il richiamo della sottosegretaria. «Se servirà si accompagneranno le regioni e ci si metterà a disposizione perché tutti i cittadini hanno diritto ad essere vaccinati»(qui la mappa dei vaccinati in Italia, aggiornata in tempo reale).


Ore 10.42 – Locatelli (Css): «Non esclusa la terza ondata,
ma no a allarmismi. In Italia la curva non è fuori controllo»
«La situazione italiana è significativamente migliore rispetto a quella di altri Paesi ma non vuol dire che possiamo allentare l’attenzione, ritenerci fuori pericolo o scongiurare una terza ondata. Allo stesso tempo però non dobbiamo creare allarmismi eccessivi perché l’Italia, pur avendo una circolazione sostenuta, non ha una curva epidemica fuori controllo». Così Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità (Css) e componente del Comitato tecnico scientifico (Cts),ad Agorà su Rai 3, in merito alla possibilità, da alcuni data per certa, di una terza ondata di contagi come effetto degli spostamenti per le festività.

Ore 10.40 – Burioni su Twitter: «Vaccinare un milione di persone
in una settimana si può»
«Nel 1973, a seguito di un’epidemia di colera, nella sola Napoli in una settimana furono vaccinati un milione di pazienti. Un milione in una settimana nel 1973 in una sola città. Non dite che non si può fare, perché è una bugia». Così su Twitter il virologo Roberto Burioni, dell’università Vita Salute San Raffaele di Milano, chiede di accelerare i tempi della campagna vaccinale contro il Covid. «Nessun ritardo», rimarca a conclusione del post.

Ore 10.40 – Governo Gb stanzia 4,6 miliardi di sterline di aiuti a imprese
Nuovi aiuti pubblici per 4,6 miliardi ulteriori di sterline sono stati annunciati dal governo britannico Tort di Boris Johnson a sostegno dei settori del commercio, della ristorazione, dell’ospitalità e del tempo libero destinate a essere colpite da oggi dal terzo lockdown anti-Covid per far fronte al dilagare dei contagi alimentati dalle nuove varianti del virus. Lo ha reso noto il cancelliere dello Scacchiere Rishi Sunak. Il ministro Michael Gove non ha intanto escluso che il confinamento nazionale ordinato ieri da Johnson possa durare fino a marzo, se necessario.


Ore 10.35 – Vaccino, a Pavia dosi con un migliaio di siringhe sbagliate
Sono state 189 le persone vaccinate ieri contro il Covid a Pavia, dove con i kit sono arrivate un migliaio di siringhe sbagliate, da 5 ml anziché da 1. Lo riporta la Provincia Pavese spiegando che comunque sono state utilizzate le scorte in magazzino per le vaccinazioni che avvengono al Policlinico San Matteo e all’ospedale di Voghera. Resta da vedere ora se le siringhe sbagliate devono essere restituite o possono essere utilizzate per altro.


Ore 10.22 – Galli (Sacco): «Non ci siamo sui vaccini,
serve mobilitare tutto il possibile»
«Non ci siamo, siamo in difficoltà come chiunque». Sono le parole del professor Massimo Galli, responsabile di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, che a Mattino 5 si esprime così sulle prime fasi della campagna di vaccinazione contro il Covid. «Tutto quello che è mobilitabile a sostegno della campagna vaccinale deve essere mobilitato. Non c’è luogo al mondo in cui si dica “vacciniamo tutti, non c’è problema”. In tutti i sistemi sanitari occidentali non è mai stata attuata una vaccinazione di massa e rappresenta una sfida importantissima che ha bisogno di numeri diversi e una certa serenità», dice Galli, allargando il discorso al di là dei confini italiani. «Non mi importa se il motore è un diesel e ha una partenza lenta, mi interessa che arrivi presto a regime. Stiamo partendo nelle festività natalizie e stiamo partendo con il personale sanitario che è esausto», afferma. A chi ipotizza l’ampliamento della rete, con il coinvolgimento di medici di base e farmacie, replica: «Le farmacie possono essere un luogo di vaccinazione, ma l’organizzazione deve passare per un ente di garanzia. Deve essere presente anche il personale in grado di gestire un’emergenza sanitaria: non avremo choc anafilattici a iosa, ma qualcuno lo potremmo avere come avviene per l’assunzione di ogni vaccino e ogni farmaco».


Ore 10.22 – Johnson ai britannici: «So che è dura, ma rimaniamo uniti»
«So quanto sia duro, so quanto siete demoralizzati e che ne avete abbastanza delle misure del governo per combattere il virus, ma ora più che mai dobbiamo lavorare tutti insieme». Così su Twitter il premier britannico, Boris Johnson, rivolgendosi ai suoi connazionali all’indomani dell’annuncio di un nuovo lockdown nazionale per contenere la rapida diffusione del Covid.


Ore 10.03 – Dg Aifa: «Su vaccino Moderna il 7 decisione Cts agenzia»
«Nel rispetto delle istituzioni e delle regole, domani Ema», l’agenzia europea del farmaco «dovrebbe concludere la valutazione del vaccino Moderna e il 7 gennaio la Cts di Afa deciderà la collocazione del vaccino nel Ssn italiano per le modalità di utilizzo». Lo ha affermato il direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Nicola Magrini, su Rai Radio1, dando i tempi della riunione della Commissione tecnico-scientifica dell’Aifa per l’approvazione del secondo vaccino anti-Covid in Italia. «I vaccini Pfizer e Moderna sono molto simili — spiega Magrini — entrambi usano la tecnologia a Rna, hanno coinvolto oltre 30mila pazienti: penso che possano meritare un giudizio di equivalenza e sovrapponibilità».


Ore 9.46 – Israele, autorizzato uso vaccino Moderna
Israele è diventato il terzo Paese al mondo ad aver autorizzato l’uso del vaccino anti Covid prodotto da Moderna. Lo ha confermato la stessa azienda americana, precisando che «a breve» inizierà la consegna delle prime sei milioni di dosi che il ministero della Salute israeliano si è assicurato. Il vaccino di Moderna è già stato autorizzato dagli Stati Uniti e dal Canada. Israele ha iniziato la campagna di vaccinazione il 20 dicembre utilizzando il siero di Pfizer/BioNTech.


Ore 9.42 – In Italia vaccinate quasi 180mila persone
Sono 178.939 le persone sinora vaccinate in Italia, secondo l’ultimo aggiornamento (lunedì notte, ore 2.30) sul sito del commissario straordinario per l’emergenza, un numero che è pari al 37,3% delle dosi consegnate. La Regione più virtuosa è il Lazio, con il 63,3% dei vaccinati, superata dalla provincia autonoma di Bolzano, con il 67,7%. Fanalino di coda il Molise (con l’1,7%), mentre la Lombardia è all’11,4% (qui la grafica con i vaccinati in Italia in tempo reale).


Ore 9.39 – Gori (Bergamo): «Nella campagna di immunizzazione vengano coinvolti Comune e medici di famiglia»
Come per la campagna vaccinale contro l’influenza, anche in quella contro il Covid dovrebbero essere coinvolti Comuni e medici di famiglia, secondo il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, almeno per quei vaccini che non richiedono lo stoccaggio in speciali freezer. «Leggo di padiglioni, bandi per medici, app… Tutto ok – ha scritto Gori su Twitter -, ma perché non si parte dalla rete dei medici di famiglia? I comuni mettono gli spazi, come già x la campagna antinfluenzale. Non per Pfizer (che ha bisogno di logistica ad hoc), ma per gli altri vaccini non vedo strada migliore».

Ore 9 – Arcuri: «Dopo staff sanitario e Rsa, tocca agli ultra-80enni»
Nessun ritardo nelle vaccinazioni in Italia e un piano già delineato che prevede che dopo il personale sanitario e gli ospiti delle Rsa si proceda con la vaccinazione degli ultra-80enni: sono i punti chiave di una lettera del commissario per l’emergenza sanitaria, Domenico Arcuri, al Corriere della Sera. «Prima – il personale sanitario e sociosanitario dei presidi ospedalieri, con l’obiettivo di far diventare “Covid-free” i nostri ospedali, nonché il personale e gli ospiti delle Rsa, perché non siano mai più teatro di quei terribili focolai», ha spigato nell’indicare le priorità che si seguiranno per le vaccinazioni. Si tratta di «un milione e 800mila persone a cui contiamo di somministrare entrambe le dosi entro il prossimo mese. A febbraio partiremo con le persone che hanno più di 80 anni, oltre 4 milioni», ha aggiunto, «poi saranno vaccinati gli anziani dai 60 agli 80 anni, le forze dell’ordine, gli insegnanti e il personale scolastico, i fornitori di servizi pubblici essenziali, gli operatori del trasporto pubblico locale, il personale carcerario e i detenuti».

Ore 8.40 – Parigi promette di accelerare la campagna sui vaccini
«La velocità di crociera della vaccinazione» contro il Covid in Francia «si allineerà a quella dei nostri vicini nei prossimi giorni». Ad assicurarlo il ministro della Salute, Olivier Véran, rispondendo alle critiche per l’inizio lento della campagna di immunizzazione. «Abbiamo superato ieri le duemila vaccinazioni, entro giovedì aumenteremo di nuovo in modo molto significativo, saremo su una curva esponenziale», ha assicurato parlando a Rtl, assicurando che il Paese «amplierà, accelererà e semplificherà» la sua strategia sui vaccini (qui il confronto: «Le dosi del vaccino in Italia, in Germania e nel resto d’Europa»).

Ore 8 – Gran Bretagna: «Dovremmo riuscire ad allentare
le misure del lockdown a marzo»
Il governo britannico «dovrebbe essere in grado» di iniziare ad allentare le restrizioni previste dal lockdown entrato in vigore in Inghilterra contro il Covid a marzo. Lo ha fatto sapere il ministro britannico dell’Ufficio di gabinetto, Michael Gove, parlando a Sky News. Gove ha aggiunto che i cittadini non dovrebbe aspettarsi un improvviso allentamento delle misure contro il Covid, ma le restrizioni saranno allentate «progressivamente».

Ore 7.30 – Ciciliano (Cts): «Limitare i contatti, ma no al lockdown»
«L’unico modo per piegare la curva epidemiologica è limitare i contatti tra le persone. La strada è ancora lunga, ma non è necessario il lockdown. Abbiamo comunque una riduzione dei decessi e perciò è fondamentale continuare tutti a rispettare le regole». Così al Corriere della Sera Fabio Ciciliano, segretario del Comitato tecnico scientifico, che, riguardo le restrizioni durante le festività natalizie precisa: «So bene che c’è purtroppo un’inversione di tendenza dei ricoveri nei reparti e nelle terapie intensive che sono tornati ad aumentare. Gli effetti della stretta di Natale potranno essere visibili tra 2-3 settimane». L’effetto della loro applicazione — spiega — « è riscontrabile dai numeri dei decessi che si stanno riducendo progressivamente… Il Cts ha rilevato che i numeri stanno tornando a salire e che tre regioni presentano già un Rt superiore a 1 e altre tre lo sfiorano».

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