Covid, la svolta del Cts: “Convivere col virus. Pensiamo a un piano di riaperture”
In che senso?
“Un’intera generazione pagherà un conto salatissimo: i ragazzi privati della socialità sono insicuri, incerti, spaventati. Non possiamo continuare così”.
Lei vuole aggiungere il verde nel sistema di classificazione per regioni. Qual è lo spirito della proposta?
“Abbiamo bisogno di luce in fondo al tunnel. Il verde è il colore della speranza, potremmo attribuirlo alle aree prossime alla normalità”.
Ce ne sono?
“Ora no, anche se alcune hanno una incidenza molto bassa nella trasmissione del virus. Molte stanno facendo scelte oculate: la Sicilia, che ha un indice da zona gialla, ha chiesto di virare all’arancione per maggior precauzione. C’è finalmente la giusta consapevolezza del problema e dei possibili rimedi”.
Su queste posizioni il Comitato è unanime?
“Il Cts è formato da 13 membri, più altri 13 esperti. Litighiamo continuamente. A me tocca fare la sintesi e trarre le conclusioni: quello che esprimo è un pensiero collettivo. In scienza e coscienza”.
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