Covid, il “Palazzo” sempre più lontano e arroccato

Con milioni di malati e decine di migliaia di morti (limitandoci all’Italia). Di fronte a tutto ciò ci si poteva aspettare, o augurare, che la politica riassumesse quel suo ruolo proprio e nobile, che governanti ed eletti fungessero da guida sicura per un popolo spaventato, disorientato, decimato. E invece, il “Palazzo” si è arroccato su se stesso, dimenticando definitivamente di essere “Istituzione”. Gli italiani muoiono, si ammalano, fanno la fame, falliscono, sono prigionieri, privati delle loro libertà fondamentali, come se fosse una cosa normale. Guardano verso chi dovrebbe trovare soluzioni per uscire da una fase terribile della nostra storia, sperando di avere risposte, cure, vaccini efficaci e per tutti in breve tempo. Cosa vedono? Transenne che isolano le piazze del potere, mura e portoni chiusi. Cosa sentono dall’interno? Discussioni, ritorsioni, liti furibonde, su mozioni di sfiducia (copyright opposizione), rimpasti, Conte-bis o Conte-ter, sfide in aula su chi ha più voti, dimissioni rifiutate, brama di conservazione del potere, rivendicazioni sull’impossibilità di mandare gli italiani alle urne (con giustificazioni che vogliono rendere nobile, “non si vota in piena emergenza”, ciò che nobile non è, conservazione di poltrona e stipendio).

Difficile dire come finirà tutto questo e chi la spunterà in questo dibattito lunare. Molto più facile profetizzare che al termine avremo una vittima eccellente: il rispetto di tutti noi verso coloro che con vero senso dello Stato e nessun interesse di parte avrebbero dovuto prenderci per mano e portarci fuori da questo interminabile, inquietante e logorante tunnel.

L’HUFFPOST

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.