Crisi di governo, Conte non esclude la sfida in Parlamento: «Questa situazione non l’ho voluta io»
Ha persino chiesto per Italia Viva il posto di Gualtieri al Mef…». Ma poiché l’ex premier non vuole rompere su quei 209 miliardi che sono il futuro degli italiani, lascerà che Bellanova e Bonetti votino il Recovery e poi staccherà la spina, dando il via a quella che un parlamentare del M5S bolla come «manovra di palazzo, studiata per spaccare l’asse con il Pd per poi andare allo sfascio».
Conte si sente a posto con la coscienza, convinto di aver risposto «nel merito» alle pressanti richieste di Renzi. «Il Recovery è pronto — ripete ai ministri che lo chiamano — Il Mes è un tema strumentale perché non ci sono i voti in Parlamento e anche sulla delega ai servizi segreti ho dato la mia disponibilità». Ma perché non ha mai chiamato Renzi, per sedersi a un tavolo e parlare a quattr’occhi? La spiegazione di Palazzo Chigi è che Conte ha inviato all’alleato—avversario gli auguri di Natale e poi un altro messaggio, rimasto senza risposta.
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