I limiti del Recovery plan. Più coraggio: si deve investire in grandi opere
Il testo di Palazzo Chigi risente delle remore grilline e invece servirebbe uno scatto: non é sufficiente progettare il completamento di tratte di Alta velocità già previste, bisogna investire su nuove linee (ad esempio manca la Bologna – Taranto) sapendo che la Tav porta con sé sviluppo, ma lo sviluppo va progettato e collegato con altre infrastrutture, con università e centri produttivi di eccellenza. Sostenibili, certo, ma soprattutto altamente qualificati. Non bastano i superbonus dell’edilizia, l’Italia si cambia se si trasformano le aree dismesse, le periferie, se le città diventano propulsori di progresso. Ci servono visionari, non ragionieri, per immaginare un’Italia nuova che possa salvarsi nel mondo post Covid.
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