Crisi di governo, Conte ai dubbiosi: «Il nuovo gruppo dei costruttori diventerà un partito»
Conte però non vuole saperne ed è disposto a rischiare, tanta è la fretta di liberarsi del «rottamatore». Si è convinto che «il Movimento terrà sulla linea Conte o elezioni» e se nelle prime ore della crisi ha avuto qualche dubbio sulla reale affidabilità del Pd, adesso si prepara alla conta di martedì con animo più sereno. «Ce la faremo, a Palazzo Madama superiamo ampiamente i 161», assicura chi tiene il pallottoliere.
Per l’aula Conte sta scrivendo «un discorso alto». D’altronde è la partita che decide la sua carriera politica: fine, o nuovo inizio? Sembra abbia rinunciato, forse su consiglio di Mattarella, ad attaccare Renzi con i toni e gli accenti con cui sferzò Salvini il 20 agosto del 2019 davanti all’Italia intera. Il Paese è stremato dalla furia del virus e Conte, assicurano, si sforzerà di contenere il rancore. Anche perché, ormai non è un mistero, in testa ha chiaro il piano B: elezioni con una sua lista, che potrebbe chiamarsi «Insieme».
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