Salvini: «Attaccati a due voti. No al governo minestrone»
«Che Conte giochi il tutto e per tutto pur di tirare a campare non è un bene per l’Italia. Ma solo, egoisticamente, per lui. Io mi auguro però che il garante della Costituzione non lo permetta. Per giunta, sarebbe un governo ancor più raffazzonato». Matteo Salvini ieri sera ha parlato prima con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, poi con l’alleato Silvio Berlusconi, ricoverato all’ospedale di Monaco ma comunque «di ottimo umore».
Il premier sarà in
Aula già lunedì. Lei la vive come una vittoria del centrodestra oppure
come la prova che il presidente del Consiglio sa già di poter contare su
abbastanza «costruttori» in Parlamento?
«Prima di lunedì
vengono un sabato e una domenica. Ho i brividi pensando alle offerte da
suk che saranno fatte a questo e a quello. Ma io ricordo quello che
Mattarella stesso disse a me e all’intero centrodestra: vi conferirò
l’incarico se riuscirete a portarmi numeri veri e seri per un governo
vero e serio. Non quelli di tre tizi in ordine sparso».
Lei ieri ha riunito la war room del centrodestra. Dall’alleanza non verrà alcun «responsabile»?
«Dal
centrodestra non credo proprio. Ci riuniremo tra l’altro anche oggi per
seguire la situazione ma devo dire che l’alleanza si è dimostrata
compatta e in assoluta sintonia. E questo è un fatto positivo, prima che
per noi, per gli italiani: esiste una forza pronta a governare il
Paese».
Le elezioni fanno paura a tanti. Come fa a essere sicuro che nella sua coalizione nessuno sentirà il richiamo al momento difficile del Paese?
«Stanno chiamando e promettendo di tutto, in maniera serrata. Lo so per certo, me l’hanno detto in diversi. Io credo che sarebbe stata una vergogna prima del Covid, ma un governo minestrone in piena epidemia è ancora più assurdo. Con tutto il rispetto, sentire i Tabacci e i Mastella, per loro stessa ammissione, fare telefonate di reclutamento non si può vedere proprio. Come non si potrebbe vedere il ritorno di Conte e dell’Azzolina attaccati a due voti. Poi, certo: gli unici di cui mi fido sono gli italiani che certamente sceglieranno un Parlamento più dignitoso. E con quello la possibilità di un governo di centrodestra».
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