Conte ter fermo a 152 voti, i “responsabili” costano troppo: «A noi 2 ministeri»
Anche Tabacci sta lavorando per costituire un gruppo di ‘contiani’ a palazzo Madama. Con lui l’azzurra Polverini. Ma i 5Stelle da un lato lavorano all’allargamento della maggioranza dall’altro si oppongono alla costituzione di una lista capitanata dal presidente del Consiglio. Il piano dei contiani è quello di costruire ora un soggetto politico che poi si dispieghi sul territorio in attesa di abbracciare l’attuale Capo dell’esecutivo quando si andrà alle elezioni. Ma 24 ore fa Conte aveva promesso di mettere su subito un nuovo progetto, «ieri – dice uno dei costruttori ‘attenzionati’ – ha frenato anche su questo».
La Camera
I fari sono puntati anche a Montecitorio, in diversi del Movimento ora intendono indossare la maglia del premier. E siccome si voterà prima alla Camera ogni movimento tellurico rischia di creare un terremoto. Fino a lunedì si susseguiranno le smentite. Come quella di Conzatti: «Non annoveratemi tra i responsabili». «Hanno fatto male i conti, io non sono tra i costruttori», ha spiegato la senatrice azzurra Masini. «Non daremo una mano al premier, rimaniamo nel centrodestra», osserva il centrista Saccone. Nel calcio mercato il pentastellato Crucioli potrebbe fare il percorso inverso e passare nella Lega. Gli ex M5S Drago e Pacifico non voteranno la fiducia a Conte. La caccia sarà aperta fino all’ultimo. “«l pallottoliere cambierà a seconda dell’ultima offerta…», spiega un senatore che ha passato ieri tutta la giornata a vagliare le avances. «Andremo alla pugna lancia in resta», promette il pentastellato Dessì.
IL MESSAGGERO
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