Dai dissidenti di Italia Viva ai centristi di Tabacci, le prove del nuovo gruppo

di Alessandro Trocino

Dai dissidenti di Italia Viva ai centristi di Tabacci, le prove del nuovo gruppo

ROMA — Si riparte dalle tre grandi famiglie politiche citate dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, quelle popolari, liberali e socialiste. Tre famiglie che però hanno un paio di problemi: sono poco numerose in Parlamento e soprattutto sono difficilmente conciliabili. Già, perché la maggioranza cerca disperatamente una quarta gamba che si aggiunga a Pd, M5S e Leu, dopo la defezione di Iv. La fiducia in Senato appena 156 voti — non basta per una navigazione tranquilla e allora ci si dà un paio di settimane per creare un’alchimia magica tra ex 5 Stelle, profughi di Forza Italia, socialisti, liberali, eletti all’estero. Tutti uniti, non proprio appassionatamente, per creare un nuovo gruppo di costruttori, cercando senatori che siano presenti anche nelle Commissioni, che altrimenti rischiano di paralizzare l’azione delle Camere.

Causin e Don Abbondio

Il perno centrale di questa formazione potrebbe essere il Centro democratico di Bruno Tabacci. Alla Camera — dove sono necessari almeno 20 deputati per costituire un gruppo — ha già 13 membri. Al Senato non c’è ancora, ma il simbolo potrebbe essere messo a disposizione da Tabacci. L’idea è quella di dare vita a una forza «contiana», centrista, europeista e antisovranista.
La scatola, dunque, si può trovare senza troppa difficoltà, ma poi bisogna trovare il modo di riempirla di contenuto. Anzi, come dice Andrea Causin, espulso da Forza Italia per aver votato la fiducia: «Prima dobbiamo trovare il materiale umano, poi penseremo al nome». Il «materiale umano» è scarso ed eterogeneo. Da Palazzo Chigi sperano in un effetto domino dal gruppo di Forza Italia, dopo gli arrivi di Causin e di Mariarosaria Rossi, la cui defezione non aveva solo motivi personali ma anche politici e che sembra promotrice di un progetto più ampio. Si parla di quattro senatori: Barbara Masini (che continua a smentire), Luigi Vitali, Anna Carmelo Minuto e Maria Virginia Tiraboschi. Usciranno dal gruppo? «Senza accusare nessuno, però, come diceva don Abbondio, il coraggio se uno non ce l’ha non se lo può dare», dice Causin. Oltre al drappello indeciso di Forza Italia, c’è quello dei dissidenti di Italia Viva. E ci sono i due Udc Paola Binetti e Antonio Saccone (Antonio De Poli resterebbe nel partito, con la promessa di un collegio sicuro).

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