Un governo vero per uscire dalla paralisi
C’è invece una sorta di egoismo autoreferenziale che ha spinto innanzitutto il presidente del Consiglio, ma anche Renzi, a sfidarsi per una sorta di primazia nel campo del centro, mettendo in secondo piano il rischio di una contrapposizione bloccante e paralizzante dai costi elevatissimi per l’intero Paese.
Il Capo dello Stato, però, deve avere esaurito anche l’ultima dose di pazienza, se è vero, come risulta, che non appare più disposto a accettare dilazioni e rinvii nella stabilizzazione di una maggioranza traballante, quando, al contrario, serve più che mai un governo solido e capace di decidere e farsi valere sui più delicati fronti dell’emergenza Coronavirus: in primo luogo su quello della campagna vaccinale, dalla cui continuazione e riuscita dipende la possibilità di ripresa e di riscatto di milioni di famiglie e imprese. Ma anche quello, altrettanto decisivo, della definitiva messa a punto del Recovery Plan, determinante per il rilancio di tutto il sistema Italia.
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