Scuola, stretta sulla maturità: stop al “tutti ammessi”, ma ancora niente scritti
Un maxi colloquio che eviterebbe comunque di portare a scuola per tre giorni tutte le classi quinte. Lo scorso anno venne adottata questa misura perché gli istituti erano chiusi e durante la prova orale entrava solo uno studente per volta. La maturità del 2020 venne utilizzata anche come prova generale di quel che sarebbe dovuto accadere a settembre, per il rientro in classe: la mascherina obbligatoria e il distanziamento, infatti, prima dello scorso giugno non erano mai entrati in un’aula scolastica. Era tutto da sperimentare. Ora su questo fronte non ci dovrebbero essere problemi. Non sembra però possibile poter reinserire le prove scritte perché, di norma, sono nazionali quindi uguali per tutti, e non sarebbe giusto esaminare attraverso lo stesso testo ragazzi che hanno avuto diverse possibilità di frequentare le lezioni in classe.
Per lo stesso motivo, inoltre, anche le commissioni d’esame dovrebbero restare tutte interne: lo scorso anno la scelta di abolire la presenza di commissari esterni venne dettata sia dalla necessità di non far spostare i docenti sia dalla possibilità, dei professori interni, di sapere come e quanto potevano essere preparati i loro alunni. Quest’anno la condizione è praticamente identica.
IL MESSAGGERO
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