Il governo si prepara al lockdown di primavera
Governo al lavoro sul decreto Ristori, tra mille difficoltà. Mette a punto il rinvio della Cassa integrazione (e relativo rinvio dello stop ai licenziamenti), conferma lo stop ai contributi delle partite Iva.
Ma sul fronte degli aiuti alle imprese per ora non trova una quadra, tra pressioni sempre più forti che vengono dal mondo produttivo e paletti europei. Il ministro del Lavoro Nunzia Catalfo ha incontrato le associazioni del lavoro autonome e ha annunciato lo stanziamento di 1,5 miliardi per il cosiddetto «anno bianco» dei contributi. E una eventuale estensione dell’Iscro, la cassa integrazione per gli autonomi prevista dall’ultima legge di Bilancio. Per quanto riguarda la Cassa integrazione il decreto Ristori cinque prolungherà di 26 settimane l’assegno in deroga e di 8 quello relativo alla Cig ordinaria. Nella lettera inviata alla Commissione europea per motivare lo scostamento di bilancio, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, ha spiegato che «il governo desidera disporre di risorse finanziarie sufficienti» anche «per prolungare, se necessario, il regime di integrazione salariale Covid-19 fino all’autunno».
Ma c’è dell’altro. Lo scostamento da 32 miliardi, autorizzato dal Parlamento, ha sottolineato Gualtieri, serve al prossimo decreto Ristori, che nelle previsioni dovrebbe essere l’ultimo. Ma anche «in caso di permanenza di rigidi vincoli alla mobilità e all’attività imprenditoriale durante la primavera».
Dettaglio che rivela la possibilità, per nulla remota, che le misure restrittive vadano oltre marzo. La cassa integrazione estesa fino al prossimo autunno può essere legata agli strascichi della crisi. Quello di Gualtieri sembra molto un annuncio di nuovi lockdown regionali.
Anche l’Europa si sta muovendo verso un’estensione degli aiuti alle imprese. È di due giorni fa una bozza elaborata dalla Commissione europea che propone agli Stati membri la proroga dal 30 giugno al 31 dicembre 2021 del Temporary Framework sugli aiuti di Stato, cioè il regime transitorio che rende più facile l’intervento dello Stato in sostegno alle imprese. Se il resto d’Europa proseguirà a varare piani di aiuto, difficile che l’Italia si fermi.
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